Trasformazione
Data: 12/08/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: panter7, Fonte: EroticiRacconti
... una donna. Sono alto 1,80 e sono stato sempre magro, circa 68 kg. Dopo la cura sebbene l’adipe femminile in più, ero di 65 chili. Le spalle che già avevo piccole ora erano meno pronunciate rispetto al bacino, le gambe e le braccia più delicate, il culo un mandolino perfetto. Continuav a vestirmi da uomo e mi mostravo uomo, ma in ditta mi guardavano stranamente. Essendo un dirigente prezioso non avevo molti contatti con gli altri impiegati e la mia segretaria non si curava poi del mio aspetto. Solo quando mi feci crescere i capelli raccogliendoli in un codino mi disse: “ah dottore, sembra più giovane di quanto sia. Sta bene così”. Quanto alla barba non ne ho mai avuta molta e quindi non dava nell’occhio. Tornato a casa però mi vestivo da donna sciogliendo i capelli e facevo la femmina. Abitavamo in una villetta trifamilare in un parco in una periferia residenziale. La città, media, offriva la possibilità di conoscere persone occasionali.Cominciai ad uscire vestito da donna e a frequentare luoghi non centrali dove non conoscevo nessuno. Riuscivo ad attrarre uomini, ma il più delle volte quando dicevo che ero un uomo, si allontanavano con un “mi dispiace… “ Trovavo qualche appassionato. Nel cinema porno, dove nel bagno mi facevo scopare anche da due tre uomini diversi. Al mare avevo timore di incontrare amici, andavamo quindi alla spiaggia libera dove mettevo il bikini o solo lo slip di un costume femminile. Le mie parti intime erano diventate tanto piccole da poterle ...
... facilmente nascondere in una fodera di spugna sottile. A volte da solo andavo a una spiaggia nudisti, un po’ fuori mano e, nudo, pescavo molti uomini, anche gay, curiosi di provare con me. Ormai non avevo erezioni e il medico che mi seguiva disse che avrei potuto tentare a ritrovarle con ormoni maschile ma che alcuni processi erano irreversibili. A me però andava bene così e, anche quando facevo pipì mi sedevo come le donne sulla tazza. Una sera Alfonso mi disse che ero sprecata… ormai parlava di me al femminile e che dovevo mettere in gioco la mia femminilità. Mi fece truccare da puttana, misi quindi un perizoma nero con paillette, senza reggiseno e una camiciola che a stento copriva il culo. Presi la minigonna, ma Alfonso mi fermò. “metti calze a rete e reggicalze – cose che avevo – e più niente”. Erano ormai le 21 inoltrate e, essendo estate si era fatto appena buio. Alfonso tolse tutto dalla borsetta che avevo preso e lasciò solo il cellulare, mettendovi due confezioni di Control e 10 pacchetti di fazzolettini in un unico pacco. Scesi timoroso ma non incontrammo vicini. In auto Alfonso, visibilmente eccitato, teneva la mano tra le gambe di mia moglie. Andammo sulla litoranea dove erano le prostitute. Ma inoltrandosi fuori città giunse in un luogo buio dove erano una decina di ragazze, vicine, persino in gruppi di due o tre, tutte vestite come me con il culo in bella vista. Andammo oltre. Dopo circa 100 mwrei dal gruppo Alfonso, fermata l’auto, con la voce roca dall’eccitazione, e ...