Figlio di Puttana: Motherfucker (come si dice in italiano?)
Data: 07/01/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Orion V., Fonte: EroticiRacconti
Arriviamo a casa e io sbatto la porta alle nostre spalle. Sono incazzato nero e la spalla mi fa ancora un male boia, quindi non mi sento particolarmente ben disposto verso mia madre, che tiene gli occhioni bassi come se non avesse il coraggio di guardare suo figlio in faccia… Ci credo, dopo che l’ho colta sul fatto mentre si faceva sbattere come l’ultima delle puttane da strada dal suo trainer di ginnastica nigeriano. Riportarla a casa a forza mi è costato una scazzottata da paura con il palestrato nero, e la scena cui ho assistito mi rimarrà impressa nella memoria per sempre. La guardo severamente: ho solo sedici anni, ma la superiorità morale con cui esercitava la sua autorità genitoriale su di me è svanita per sempre e adesso è lei quella che deve rispondere delle sue azioni. - Cosa diavolo ti è passato per la testa? – ringhio inferocito – Darti così a un semi-delinquente di colore… La mamma ha gli occhi gonfi per la vergogna e la preoccupazione. Con uno sforzo solleva lo sguardo su di me e azzarda una carezza: - Tesoro, ti prego: non parliamo di questo. Fammi dare un’occhiata alla tua spalla, piuttosto. Quel bruto ti ha colpito così forte… Scanso la carezza quasi con ribrezzo: - Non toccarmi! Il tuo boyfriend ha problemi ben più gravi dei miei: credo di avergli mandato le palle in gola con quel calcio, e può darsi che non sia più in grado di sbatterti per un bel po’… Lei arrossisce piena di vergogna: - Gianni! Non parlarmi così… - E come dovrei palarti, con rispetto..? ...
... Ma ti rendi conto di cosa hai fatto? - Calmati tesoro, per piacere… Calmati e parliamone. - Parlare? Parlare di cosa, della tua tresca con quell’energumeno? Da quanto va avanti, dimmi… Da quanto tempo tradisci papà? - Non… Non parlare di tuo padre, ti prego. E’ distrutta: la sua autostima dev’essere ai minimi storici, sa di aver perduto per sempre il rispetto di suo figlio, e ora si rende anche conto che quando racconterò tutto a papà probabilmente lui la butterà a calci in mezzo alla strada. - Tu… Non glie lo dirai, vero? – balbetta, in preda al panico. La spalla dove ho preso il cazzottone del negrone mi pulsa dolorosamente e la testa mi fa un male cane. Non sono nelle migliori condizioni di spirito per dimostrare comprensione ad una madre adultera: - Come credi che possa tenergli nascosta una cosa simile? Non ti aspetterai mica che io possa essere tuo complice! La mamma scoppia definitivamente in lacrime e cade in ginocchio sul parquet del soggiorno. - Ti prego Gianni! Non distruggere il mio matrimonio… Tuo padre non sopporterebbe una cosa simile: lo sai com’è fatto. - Certo che lo so: è una persona buona, tranquila e di saldi principi. Lui non tradirebbe mai sua moglie. Ora lei piange a dirotto: - E’ vero! E’ per questo che lo amo… - Lo ami tanto, però lo tradisci con un energumeno di colore che ha dieci anni meno di te e ti tratta come una sgualdrina – le rinfaccio – Cosa ti è saltato in testa, mamma? Singhiozzi: - Io amo tuo padre… Davvero! Però lui… Lui non è capace di ...