1. Figlio di Puttana: Motherfucker (come si dice in italiano?)


    Data: 07/01/2018, Categorie: Incesti Autore: Orion V., Fonte: EroticiRacconti

    ... strizzarlo per bene. Lei sobbalza e strilla, più per la sorpresa che per il dolore. - Ahi! Bastardo… Sì, mi piace… - Brava mamma – le faccio io – Sei una brava vacca da monta. Lei sussulta al nuovo insulto: - Non… Non chiamarmi mamma mentre lo facciamo. Chiamami per nome, ti prego… - E va bene, Anna. Ti piace essere la mia fammina, vero? - Oohhh! Cazzo, sì! Mi piace essere la donna di un uomo capace di conquistare la sua femmina, e poi di metterla sotto come merita… Mi piace essere fiera del mio uomo! Mi piace da impazzire… La sento rinculare contro di me con forza crescente, per prenderlo più a fondo possibile. Le lascio andare le braccia per afferrarle anche l’altra tetta e spremerle tutte e due assieme. - Aahhh! Sì, stringi… Mi piace essere strapazzata mentre vengo scopata! Aumento bruscamente il ritmo e la sollevo dal sedile tenendola per le tette: ora la sto davvero trivellando, e lei urla e si contorce tutta. L’angolo di penetrazione è cambiato di colpo, e io devo aver centrato il suo punto G. - AAHHH! – grida Anna – Godo… Godo… La sento contorcersi tutta in preda all’orgasmo. Le braccia che aveva tenuto dietro la schiena in segno di sottomissione anche dopo che le avevo lasciate libere, adesso si dimenano scompostamente mentre il suo corpo viene attaversato come da scariche elettriche e lei si sbrodola addosso anche l’anima. Sto sudando come un maiale: mi strappo di dosso la maglietta, restando a torso nudo, e continuo a scopare mia madre a pecorina mentre lei si ...
    ... accascia stremata dall’ondata del suo orgasmo vaginale. Sono anch’io al limite. Nonostante tutto, non mi sembra il caso di sborrarle dentro, così lo tiro fuori all’ultimo istante e sfrego la cappella nel solco sudaticcio delle natiche: vengo con un rantolo, schizzandole la mia crema fra le chiappe, sul fondo schiena e sul vestito che ancora le copre la metà superiore del corpo. Lei sospira sotto la doccia calda del mio seme, e appoggia la faccia nuovamente sul divano. Io mi spremo fuori dal cazzo l’ultima goccia di sperma, tanto per essere sicuro di non combinare guai, poi caccio di nuovo l’uccello ancora durissimo dentro la mamma. Anna sobbalza, colta completamente di sorpresa: - Ma… Non hai ancora finito? - Finito? – ridacchio io mollandole uno sculaccione su una chiappa già arrossata mentre riprendo a fotterla con forza nella stessa posizione di prima – Ho appena cominciato! - Oh madonna… - sospira lei, sentendosi di nuovo spingere la cappella contro la bocca dell’utero – Mi stai sventrando! - Vuoi cambiare posizione, troia? – le faccio senza un’ombra di rispetto – Allora voltati, forza! Mi piace guardare quel che fotto! Mi stacco da lei per un momento e la costringo a girarsi. Mi sfilo anche i jeans e lei ne approfitta per liberarsi del tutto del vestito prima di stendersi di schiena sul pavimento e di spalancare le gambe per accogliermi di nuovo dentro di lei. Ora che è nuda, a parte le scarpe, la ammiro un istante: è tosta, senza un filo di grasso… Ha perfino un accenno di ...
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