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    Data: 13/08/2021, Categorie: Etero Autore: unaparentesi, Fonte: Annunci69

    Questa era la targhetta sul citofono, l’indirizzo l’avevo copiato da internet, cercavo una mezza giornata di relax e mi ero avventurato su un sito di massaggi orientali e sapevo bene cosa cercavo, i massaggi erano una copertura a qualcosa di più trasgressivo, mi aveva incuriosito quella forma pubblicizzata di quei numeri e quelle sigle.
    
    L’ inserzione cominciava col dire che mi sarei ricordato per molto tempo delle poche ore che avrei trascorso in quell’eden, avrei provato sensazioni che nemmeno avrei immaginato e che per soddisfare la mia curiosità avrei semplicemente dovuto mandare una mail con il mio cellulare.
    
    Inviata la mail nemmeno un minuto dopo arriva la risposta, molto dettagliata e con istruzioni particolareggiate, dovevo presentarmi alle ore tali con abbigliamento elegante e con una cifra in contanti ben precisa ma di soli biglietti da 10 Euro, nessun altro contante che eccedesse la cifra stabilita e nessun oggetto di valore con me, un piccolo mistero che mi veniva ovviamente spiegato, faceva parte del gioco e quindi nulla di strano e nemmeno pericoloso, anzi se avessi avuto dei timori o dei dubbi avrei potuto avvisare persone di mia fiducia dove mi trovassi in quel lasso di tempo.
    
    Confermai la loro mail e tutto euforico pensavo al giorno dopo, quello dell’appuntamento, da diversi mesi vivevo solo, incomprensioni e forse anche qualche silenzio di troppo avevano spezzato il mio rapporto con Lisa, ora stavo cercando qualcuno o qualcosa che mi spostasse ...
    ... dall’apatia e mi riaprisse il mondo del sesso dopo questo periodo di calma piatta, forse cercavo anche il modo di dimenticare la persona che ogni momento mi riappare nella mia testa e che cerco di dimenticare, già l’altra settimana ci siamo sentiti per una questione di spese condominiali, è stata per me una tortura, la sua voce e il suo modo di esprimersi, peccato proprio che non sia andata………
    
    Ero di fronte alla targhetta e stavo schiacciando il pulsante del campanello, non avevo ancora avvicinato completamente il dito che lo scatto del portoncino mi fece sobbalzare mentre una voce al citofono mi invitava ad entrare e a salire la scala fino al primo piano, entrai, l’atrio bello arioso e con piante tropicali bellissime, la scala di pietra era lucida e perfetta, un tappeto rosso copriva quasi interamente i gradini e era fermato da bacchette di ottone lucido, salii piano ammirando quei fiori e quelle piante che plasmavano la magia di farti entrare in un altro mondo, all’improvviso mi trovo davanti una signora molto attempata, difficile dare un’età, poteva avere settant’anni come centoventi, forse ero entrato nel mondo della stregoneria, subito dietro di lei una donna invece che mi risollevò l’animo, non era giovanissima ma era una bella donna che sapeva sorridere, mi venne incontro e mi salutò, mi chiamo Myra, lo disse con una carezza, le sue mani sapevano di incenso e sorridendo mi disse che ero il benvenuto per salire in paradiso.
    
    La vecchia già mi stava storta, non sapevo chi ...
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