Matteo capitolo secondo (parte prima)
Data: 14/08/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: DolceBsx, Fonte: Annunci69
Il piacere sessuale lo avevo conosciuto verso gli otto anni, ma allora non sapevo nemmeno cosa fosse un orgasmo, così non lo avevo classificato come tale. Abitavo in campagna ed era accaduto mentre lottavo accanitamente con Enrico su un prato che cresceva dietro la casa in cui vivevo. Naturalmente era un gioco, ma ce la mettevamo tutta e vinceva chi riusciva a immobilizzare l’avversario. A questo punto toccarlo sull’inguine sanciva la definitiva vittoria. Eravamo due ragazzini della stessa età e della stessa corporatura, così si vinceva un po’ a turno. Quella volta vinse Enrico e quando mi resi conto che non potevo più muovermi, schiacciato a terra dall’amico che mi si era messo a cavalcioni sulla pancia, girato in senso inverso al mio, mi rilassai, lasciando che mi desse l’inevitabile frugatina all’inguine.
Quel giorno però doveva avere un’altra idea, perché le sue mani mi scivolarono sotto i pantaloncini corti e poi sotto le mutandine, strusciandosi sul mio pisellino. Con estremo imbarazzo mi accorsi che mi stava diventando duro come quando mi alzavo la mattina o anche durante il giorno, senza che ci fosse un particolare motivo. Se ne accorse anche Enrico e vi strusciò sopra il palmo aperto della mano facendomelo rotolare sulla pancia. Sentii un piacere intenso e non mi mossi, anche se ormai la sua presa si era allentata e avrei potuto liberarmi. Lui continuò e il piacere divenne sempre più forte fino a che sembrò che una scarica elettrica mi attraversasse il corpo e mi ...
... contorsi contro di lui, cercando di frenare il gemito che mi stava sgorgando dalle labbra. Quando il mio pene perse la sua consistenza Enrico si fermò, lasciandomi andare e guardandomi con curiosità.
-Cosa ti è successo?- Chiese, perché non poteva non essersi accorto che era capitato qualcosa di diverso dal solito.
-Non lo so,- risposi con voce ancora malferma.
-Ti ho fatto male?- Si preoccupò.
- No.
-E allora...?
-È stato bello, ma non so cosa sia successo. Se vuoi ti faccio provare.
Lo voleva naturalmente, e si sdraiò subito a terra, rivolgendomi uno sguardo di attesa.
-Forse è meglio se ti spogli,- suggerii, perché mi sembrava più semplice accarezzarlo come aveva fatto con me senza la barriera degli indumenti.
Mi guardò un po’ dubbioso, arrossendo, ma la voglia di provare quel gioco nuovo era troppo forte e si abbassò pantaloncini e mutandine lasciandomi osservare il suo pisello già dritto, poi si sdraiò, rimanendo in attesa.
Era la prima volta che vedevo un ragazzo eccitato e guardai affascinato il piccolo pene che si sollevava quasi perpendicolarmente al pancino, poi allungai timidamente una mano e glielo schiacciai contro la pancia. Cominciai a strofinargliela sopra e lo vidi cambiare espressione mano a mano che proseguivo nella carezza. Bastarono pochi minuti per portarlo al piacere e toccò a lui irrigidirsi tutto e cercare di trattenere i gemiti, poi si contorse sotto le mie dita e il suo sesso cominciò a perdere di consistenza come era ...