La meglio gioventu' 14
Data: 16/08/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Quandohai17anni, Fonte: Annunci69
... anni, frequenta il Liceo Classico, è alto 160 cm, indossa una camicia di lino bianca e un paio di jeans strappati, capelli biondi sollevati solo sulla fronte, naso a patata e labbra carnose rosa…
Si siede al posto vicino al mio e comincia a parlare all’impazzata, senza mai prendere fiato… il suo modo di fare aveva attirato l’attenzione di tutti i componenti di quel tavolo, compreso me che preso dal suo fare scherzoso e dalla sua parlatina, dimenticai di rispondere ai messaggi che Tommy mi stava inviando per starmi vicino in quella serata che ora non sembrava più così pallosa…
Durante la cena cominciarono a raccontare degli aneddoti accaduti durante la crociera appena terminata, e tra risate, brindisi e chiacchiere la serata trascorse velocemente… tra gli antipasti e il primo Pippo esordì dicendo: “Io vado a fumare... chi vuole venire?” io rimasi affascinato dalla sua schiettezza, e dopo aver avuto il rifiuto di tutti al tavolo si alzò e battendo le sue mani sulle mie spalle mi chiese di fargli compagnia… presi la mia camicia e lo raggiunsi fuori.
Appena fuori Pippo accese una sigaretta, poi ne accese un’altra e me la diede “ Tieni fuma… stai tranquillo non dico niente a nessuno” io sorrisi e cominciai a fumare di fianco a lui…. Dopo qualche boccata Pippo mi chiese qualcosa sul mio conto, e ad ogni mia risposta diceva: “ anch’io…”. Ci conoscevamo da pochissimo e sembravamo già amici da tanto tempo, tra noi c’era quella complicità che solo due amici che si conoscono ...
... da tanto tempo potevano avere… “Che fai nel tempo libero?” mi chiese Pippo lanciando il mozzicone di sigaretta vicino ad un auto parcheggiata poco distante da noi… “Io niente, studio, esco con i miei amici e basta… e tu?” gli risposi riponendo delicatamente il mozzicone nel posacenere posto all’entrata del ristorante… “Io suono la chitarra… ma niente di serio, ho imparato da solo, quindi non so fare molto, magari un giorno di faccio vedere…” disse Pippo aprendo la porta del ristorante…
Entrammo dentro, e proprio davanti la porta del ristorante, uscì dalla tasca una boccettina di profumo, la spruzzò sul mio collo, poi la spruzzò sul suo e senza darmi il tempo di chiedere il perché mi disse: “ Mia madre non vuole sentire puzza di fumo e così sono costretto a profumarmi ogni volta dopo aver fumato…” sorridendo disse Pippo… io scoppiai a ridere e continuando a chiacchierare corremmo a sedersi al tavolo…
Finita la cena, uscimmo dal ristorante e accorgendoci che era ancora presto, i genitori di Pippo ci chiesero di seguirli ad una festa danzate, poco distante da quel ristorante… I miei entusiasti accettarono e mettendoci in auto seguimmo l’auto dei genitori di Pippo….
Arrivati, parcheggiammo e nel frastuono della musica entrammo in questo locale…. I grandi chiesero un tavolo dove poter lasciare le cose e attendendo un’altra bottiglia di prosecco, cominciammo a scrutare la situazione… il locale era carino, il Dj era un ragazzo poco più grande di me che mixava musica di tutti ...