1. Marina e Loredana


    Data: 17/08/2021, Categorie: Lesbo Autore: maria966, Fonte: RaccontiMilu

    ... spudoratamente, in bocca come due amanti e le nostre lingue di nuovo iniziarono ad intrecciarsi. Loredana rovistò in un cassetto della sua stanza e tirò fuori un vibratore: “Ora è venuto il momento di usarlo” disse mentre infila la mano libera tra le mie cosce. Divaricai le cosce agevolandola a toccarmi facilmente la vulva desiderosa di nuove sensazioni. Mi fece sdraiare sul dorso a cosce aperte, poggiò il fallo tra le labbra della mia passera e lentamente mi penetrò. Ero tutta bagnata ed il fallo entrò dolcemente, senza resistenza. Lei girò una manopola ed il vibratore incominciò a ruotare e oscillare dentro di me. Emisi grida di piacere, mentre un brivido mi percorse tutta la schiena: “Ancora! Ancora!” quasi gridai, mentre lei mi disse: “ Voglio vederti godere. Godi, godi! ….poi devi fare godere me” E veramente stavo godendo come mai un vita mia, ero tutta un fremito. Poi toccò a me. Loredana si sdraiò a gambe larghe con la vulva aperta in attesa. Volevo assaggiare ancora il suo sapore e avvicinai la mia bocca alla sua fessura. Il piacere della mia lingua che penetrava nella sua fenditura mi faceva venire i brividi. Leccare un pene è bello ma leccare una bella vulva calda non è da meno. Con la punta della lingua le titillavo la clitoride facendola gemere di piacere mentre ...
    ... abbondanti succhi fuoriuscivano dalla sua vagina. Le piaceva e iniziò a gemere ancora più forte non appena la mia lingua iniziò a leccarle l’ano. Poi usai le dita, lingua e dita si alternavano nel suo secondo buco. Ora era mio il piacere nel vedere come Loredana si contorceva per il godimento che le provocava il vibratore tutto dentro nella passera e il mio dito dentro il suo ano. Mi fermò e si mise a pancia sotto, con il bel sedere sollevato e con le mani si allargò le natiche. Era un invito a sodomizzarla. Sicuramente era una pratica a cui era abituata, perché il fallo, anche se di buone dimensioni, entrò in lei con facilità. Venne ripetutamente e fu lei che con una filo di voce mi implorò di smettere. Ripresasi dall’orgasmo Loredana si alzò e si diresse in cucina, ritornò con i vassoietti di cibo orientale ed una bottiglia di prosecco: “Questa ginnastica mi ha fatto venire fame…..a te no?”. Se qualcuno mi avesse detto che un giorno mi sarei ritrovata a sbocconcellare spiedini di non so che nel letto di un'altra donna completamente nuda, gli avrei dato del pazzo ed invece ero lì. Era quasi mezzanotte quando ci salutammo dandoci un ultimo bacio ed un arrivederci a presto. Sul taxi che mi riporta a casa mi abbandono spossata, ma appagata come se avessi fatto l’amore con un uomo….forse di più. 
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