1. Le vacanze


    Data: 17/08/2021, Categorie: Cuckold Autore: Nadia76

    ... incontrare Paolo dopo essere a conoscenza della sua relazione, ci avrebbe messo tutti in imbarazzo. Come dico esagerai, parlavo da donna ferita, gelosa. Mara scappò via piangendo. Non feci parola a nessuno, della discussione, il pomeriggio lo passai in piscina e a prendere il sole. Dovevo riacquistare la mia serenità.A cena notai subito l�assenza di Mara e di Vittorio e di Nicole. Stefania terribilmente in imbarazzo mi disse che Mara aveva abbandonato il gruppo ed era rientrata a casa accompagnata da Nicole. Non sapeva darmi altre spiegazioni, ma l�aveva vista sconvolta. Avevo esagerato, lo sapevo, ma non m�importava, in fondo mi sentivo ancora ferita.Cenammo e poi dritte a letto. Verso le undici bussarono alla mia porta, era Vittorio. Con mio grande stupore non era partito, voleva poter dormire da me, visto che Mara aveva pagato e riconsegnato la camera. Non lo chiedeva, m�implorava. Alla fine accettai, gli imposi però, di dormire vestito e di mantenere le distanze, ridicola, me ne rendevo conto. Ero ancora risentita per la storia con Mara. Vittorio si comportò da vero gentiluomo, forse se ne era reso conto che me l�ero presa. Passammo i giorni seguenti a chiacchierare, a fare passeggiate. Sempre assieme. La sua figura, quasi paterna, mi rassicurava. Stefania ironizzava su di noi, quando ci vedeva arrivare per pranzo e per cena come una coppietta in viaggio di nozze diceva, senza nessuna malizia e sempre con il massimo rispetto.La mattina del penultimo giorno, sarà per ...
    ... stato per quella tranquillità, quella serenità scaturita da quei giorni spensierati, stavo in quello stato di dormiveglia, tra sogno e realtà, mi stavo accarezzando nell�intimità, sognavo Anna e le sue attenzioni, la mano faceva il resto, una situazione naturale, non un vera masturbazione, mi gustavo quel piacere che la mia manina tra le gambe mi dava , isolata da quello che mi circondava. Percorsa dai brividi di piacere, cercavo di divaricarmi maggiormente stiracchiandomi nello stesso tempo. Il contatto dei miei piedi con la gamba di Vittorio, mi fece trasalire, aprì gli occhi di colpo. Sdraiato su un fianco, mi stava a guardare. L�imbarazzo, e la vergogna mi assalirono. Tolsi la mano dalle mutande e me le portai al viso per nascondermi. Vittorio rise, e con un gesto carico di gentilezza mi prese la mano e se la portò al viso, poi al naso e poi alla bocca, tutto fissandomi negli occhi. La vergogna scemava, il suo sorriso, la sua voce, mi tranquillizzavano, in fondo gli avevo già concesso tutto il mio corpo, non avevo niente da vergognarmi. Ero incantata a guardarlo, la cura con cui mi baciava la mano e si gustava i miei umori e la sua voce, �sai di buono..�mi scioglievano. Nei giorni precedenti lo avevo apprezzato come compagno ora, soli in quel letto, con la mente libera, in uno stato di complicità, lo volevo. Lo vidi titubante , gli diedi un aiutino. Presi la sua mano e me la portai tra le gambe. Il calore dovuto all�imbarazzo venne sostituito dal calore della mia eccitazione. ...
«12...456...10»