1. Da solo in una nuova città.... per fortuna incontrai loro


    Data: 18/08/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Milordiscreto, Fonte: Annunci69

    ... i nostri sguardi si incrociarono e lei arrossì. A tavola un imbarazzo continuo: seduti di fronte e ogni volta che Artemio mi invitava ad assaggiare una pietanza sottolineando che la moglie era una brava cuoca, nel complimentarmi con lei ci fissavamo. Ma anche lei era a disagio, specialmente quando lui disse: "Dottore che gliene sembra di questa cuoca?" "Grande cuoca. Complimenti ancora signora", "Grazie", "Ma lei dottore sa fare tante altre cose"­ Che imbarazzo! Cosa voleva dire? Meno male che lei stessa, rossa come il peperoncino, riprese il discorso dicendo che la sua specialità era la polenta. Mi chiesero se l'avessi mai mangiata e risposi di no. "Dottò non si può perdere la polenta di mia moglie, qualche fine settimana andiamo su in montagna e la prepara come si faceva una volta. Vedrà che delizia", "Grazie ma non vorrei disturbare", "Ma no dottore, che disturbo! E' un piacere! Che ne pensi Francesca?" "Ma certo, sicuramente. Così con l'occasione le facciamo vedere la nostra baita dove ci rifuggiamo per rilassarci un po" disse in fine lei. Che fretta c'era? Stabilirono l'altro fine settimana approfittando del fatto che aveva nevicato abbondantemente ed era più bello. Dopo pranzo fu un supplizio: dopo un bel grappino Pierpaolo mi sfidò ad una partita a scacchi. Accettai pur non essendo un buon giocatore. In un primo momento Francesca, dopo aver sparecchiato, rassettava in cucina, poi, sedendosi in divano, proprio di fronte a me, leggermente sulla destra, guardava la ...
    ... televisione seguendo il programma di Massimo Giletti. La televisione alle mie spalle, lei di fronte a me sprofondata comodamente sul divano. No, non indossava i collant, bensì le calze e la signora, muovendosi e accavallando e scavallando in continuazione le gambe, mi permetteva di vedere perfettamente le cosce fin oltre le calze. Il tutto non era casuale: si trattava di atteggiamenti ben studiati perché notai che quando si accorgeva che guardavo arrossiva esageratamente. Il cazzo mi scoppiava e non stava più dentro gli slip. Ero completamente fuori di me e non riuscivo a seguire le mosse di Pierpaolo, tanto che, ad un certo punto mi fa scacco matto e dice: "Dottò, lei è molto distratto, che le succede?" "Ha ragione! Sono molto stanco. E' ora che ritorni a casa se lei è così gentile di riaccompagnarmi"­ Intanto non mi potevo alzare perché, sicuramente, la mia eccitazione sarebbe stata evidente. Risistemando la scacchiera Pierpaolo propose l'ultimo grappino e poi mi avrebbe riaccompagnato invitandomi, intanto, ad accomodarmi in divano per stare più comodo. Mi crollò il mondo addosso quando, alzandomi, notai lo sguardo di Francesca sul mio pacco. Sprofondai sul divano accanto a lei mentre Pierpaolo preparava i bicchieri. Guardavamo distrattamente la televisione e sorseggiando il grappino, seduto in tre sul divano con Francesca nel mezzo, pur non volendo i nostri fianchi e le nostre cosce entrarono in contatto. Devo dire che si vergognava e poi quando Pierpaolo, preso dalla ...
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