L'ospite
Data: 19/08/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: jorabbit42, Fonte: Annunci69
... sculacciata l’aveva provata e ne sentivo tutto l’umore. Lei non diceva nulla ma mi insaponava il membro, ormai di marmo. Poi con la mano scese lungo il solco, sotto i testicoli e m’insaponò anche l’ano. Quando finì di sciacquarmi colavo umori dal pene. Mi alzai facendo leva su di lei, perché restasse chinata. Capì che doveva abbassarsi e mettersi in ginocchio. Aveva preso con sé l’asciugamano del bidet ma l’interruppi “Asciugami prima con la bocca” e mi girai perché mi leccasse il culo. Lei non esitò e tirava tutta l’acqua che poteva succhiadomi forte tra le natiche, per poi passarmi anche la lingua nel solco. “Pulisci bene il buco del culo” Le ordinai e lei lo fece, insistendo sull’ano con la lingua. Poi mi girai e lei mi leccò prima i testicoli e poi prese in bocca l’asta. Quando capii che non potevo andare oltre la interruppi. “Ok, fai pure con l’asciugamano” e fu un piacere ancora più grande, quello di sentirmi strofinare da mani gentili, lei in ginocchio, ai miei piedi, che mi osservava come se mi stesse conoscendo in quel momento, finalmente ai miei piedi e impiegata in una attività da ancella al mio servizio.
Non mi infilai i pantaloni. Rimasi in camicia e cravatta, scarpe e calze alte, tirate sin sotto il ginocchio. “Io e Sara abbiamo deciso che noi maschietti ci mettiamo a tavola così”.
Stefano rise e disse “Pure io? Inizia tu. Io arriverò dopo. Per ora mi accontento di guardare.”
“Cosa hai pensato per Sara?” “Se volete posso fare da tavolino per ...
... l’aperitivo, mi piacerebbe, così continuate a toccarmi il culo bello rosso” “Bellissima idea!” Tornammo quindi in salotto e Sara si mise su ginocchia e braccia ben tese, a mo’ di tavolino tra i divani. Stefano andò a prendere un vassoio e lo posò sulla schiena di Sara, con tre calici. Uno lo prese e lo portò alla b bocca di Sara “Vuoi cara? È bello fresco” Io intanto mi sedetti e poggiai una mano sulle natiche di Sara accarezzandole “Mmmh! Fammi bere prima… mi fanno un po’ male” Aspettai allora che Stefano terminasse di farla bere. Poi anche lui si sedette e tra una oliva e l’altra, io da un lato, lui dall’altra, accarezzavamo il culo di Sara e decidevamo come proseguire. “Stavo pensando di legarla con un collare e un guinzaglio sotto al tavolo” “Grande”. “Così può prenderci i cazzi in bocca mentre ceniamo” “Hai una ciotola per lei?” “Certo, e l’ha scelta lei al negozio, quel giorno siamo tornati eccitatissimi. Nessuno al negozio poteva immaginare che la cagna fosse lei e ci siamo molto divertiti a soffermarci sui vari articoli: questo mi piace, no questo non ce lo vedo. Una volta a casa si è subito messa a fare la cagna…” “ok non vedo l’ora” e lasciammo Sara con il vassoio sulla schiena, indifferenti alla sua attesa. Sul vassoio riposammo i bicchieri e andammo in cucina a dirci le ultime cose. Stefano doveva anche andare a prendere il necessario per preparare Sara.
Tornò con il collare e lo mise che Sara era ancora alla pecorina a fare il tavolino. Il corpo di Sara, desnudo, appare ...