1. L'ospite


    Data: 19/08/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: jorabbit42, Fonte: Annunci69

    ... aspetta, la colpisco forte e vediamo colare le lacrime…” E così feci. Fu il momento di massima bellezza e sentii tutto l’orgoglio di Sara per quanto stava accadendo. Eravamo arrivati a circa settanta colpi e dopo quella ripresa ci fermammo. Slegammo Sara che si alzò, strofinandosi le natiche. Continuava a piangere e Stefano l’abbraccio. Avrei voluto essere io al suo posto. Che meraviglia! La baciava e le leccava le lacrime sul viso. Poi con mio grande stupore mi regalò la gioia più grande. Si voltò verso di me e mi chiese “Vuoi assaggiarle anche tu?” Anche Sara si voltò a guardarmi e non sapevo reggere il suo sguardo ma dovetti. Non volevo perdermelo per nessuna ragione al mondo. Resta conservato nella mia memoria in un cassetto riservato. Sara era molto bella e il suo viso, rigato dalle lacrime era di una grande signorilità. Stefano aggiunse: “Ringrazia Giovanni, Sara”, lei sorrise e disse “Grazie” scoppiando di nuovo a piangere. “Leccale il viso, Giò!” e io mi avvicinai titubante. Questa improvvisa famigliarità era davvero strana. Sara mi aveva fatto un bocchino a Bologna e io l’avevo presa in gola con forza, ma avvicinarmi al suo viso, per giunta segnato dalle lacrime, vederla docilmente offrirmi il suo volto, era qualcosa di molto simile ad un bacio. Un carico di sentimento enorme.
    
    La leccai dal basso verso l’alto, dalla gola agli occhi. Indimenticabile.
    
    Ero eccitatissimo e lei abbassò lo sguardo sulla mia pacca. La girammo, io e Stefano, per ammirarle e ...
    ... fotografarle le natiche arrossate: lei iniziò a sorridere ed era bellissima. “Quanto pensi che ti durerà?” Rispose Stefano, “penso almeno tre giorni…” E vedendola sorridere, incalzai: “Sara, ci pensi a portarti dagli amici o sul lavoro e mostrarti a tutti?” “E poi?” Era evidente che quelle fantasie le piacevano molto, le brillavano gli occhi ancora pieni di lacrime…
    
    Interruppi bruscamente i discorsi. “Posso andare in bagno?” “Certo, Sara l’accompagni tu, io metto la tavola e ceniamo” Sara mi guidò verso il bagno e io non le levavo gli occhi di dosso. Non erano le sue forme, un po’ cadute e consumate, ad attirarmi l’idea di quella quotidianità con una Signora ospite, del tutto nuda e a tua disposizione, per qualsiasi gioco. Tanto da essersi fatta battere con forza il culo e ora andarsene in giro con le natiche doloranti, ma contenta. Continuavo ad eccitarmi ed avevo il cazzo imbastardito di umori e peli aggrovigliati intorno. Volevo farmi un bidè. Lei lo intese e mi disse “posso lavarti io?” Il cazzo mi esplose tra i pantaloni. “Forse io e Stefano dovremmo restare nudi sotto, che dici?” “Sarebbe più comodo” Mi slacciai le scarpe, lasciandomi anche io le calze ai piedi, sfilai pantaloni e boxer insieme e lei mi disse “Mettiti comodo”. Aprì l’acqua calda e la miscelò appena provandola con la mano. “Ahi!” “Brucia? Scusami…” provò ancora, “Ora va bene, vero?” E così dicendo mi bagnò il pube. Sentivo il suo seno cadermi addosso, sul petto. Tiravo forte con il naso per sentirne l’odore. La ...
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