1. L'ospite


    Data: 19/08/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: jorabbit42, Fonte: Annunci69

    ... “Questo è zafferano vero, sai. Me lo invia un amico, è raro. Vuoi un goccio di bianco?” “Certo…, grazie” “Mi passi anche la ciotola di Sara?” Un po’ meravigliato, ma contento che anche lei mangiasse con noi, guardai sotto il tavolo. Incrociai gli occhi di Sara e non seppi capire cosa stesse provando, se il gioco le piacesse o no. Forse mi stava mettendo alla prova e voleva capire quanto fossi capace di non farmi scrupoli. Forse aveva bisogno di capire quanto fossi capace d’essere crudele. Sino a quel momento, a pensarci bene, era stata lei a condurre il gioco, con espliciti suggerimenti e richieste. Afferrai la ciotola e la porsi a Stefano, facendo attenzione a tenerla scostata di lato, oltre il tavolo visto che veniva dal pavimento. E sul pavimento tornò, ma questa volta fu mia l’iniziativa e aggiunsi “Penso che a Sara manchi del condimento” e Stefano mi interrogò con lo sguardo, mettendo una mano sul parmigiano. “Io preferisco senza, ma se vuoi” “No capisco, ma per Sara ci vuole lo sperma” “Ok” e io tirai Sara a me perché mettesse in bocca il mio cazzo. “Però mangia intanto, - disse Stefano - si fa freddo e non è lo stesso”, Con difficoltà assaggiai il risotto, per fortuna era bollente e potevo andare piano. Sara si stava accanendo sulla mia asta, non era possibile continuare così. Mi alzai di scatto e mi allontanai appena. Tirai Sara per il collare e presi a scoparla con foga in gola, sbattendola perché il cazzo affondasse nella sua bocca. La tenevo per la testa, su ...
    ... entrambi i lati e facevo con forza perché volevo venire subito. Poi la tenni premuta per la nuca, perché riuscisse a toccare la mia pancia. Non ci arrivò e si tirò indietro, allora incrociai gli occhi di Stefano, soddisfatto e con una mano sul cazzo anche lui. Presi Sara a schiaffi in viso, lei teneva gli occhi su di me e aspettava gli altri. Ne detti abbastanza, mai di rovescio ma usando entrambe le mani per colpirla su entrambe le guance, e poi la ripresi per le orecchie e la porta di nuovo sul cazzo. Stringendole la gola, la presi di nuovo a schiaffi, per tornare a chiavarla in gola. Quando stavo per venire la scostai e le ordinai “Prendi la ciotola!” e lei la sollevò sotto il mio cazzo perché io le venissi sul risotto. Si alzò anche Stefano che completò l’opera con il suo. “Ah finalmente, ora possiamo mangiare.” Noi tornammo a sederci e Sara senza tornare sotto il tavolo, così che potessimo goderci meglio la sua vista prese a mangiare il risotto, leccandosi prima lo sperma sul riso e tirando qualche morso, il muso immerso e sporco di giallo. Io e Stefano ci gustammo lo spettacolo sorridendo, sorseggiando il vino ghiacciato. Facemmo il bis. “Lecca bene la ciotola” le disse Stefano e quando finì le concesse di avvinarsi a noi. “Ne vuoi ancora? Vieni qui.” Sara rimase in ginocchio con le mani sul bordo della tavola e noi a turno la imboccavamo, prendendoci gioco un po’ di lei. Fu lo stesso anche per la seconda portata: cotoletta di tacchino. Menù milanese. Ve ne erano diverse ...
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