1. Una punizione esemplare


    Data: 20/08/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: evoman, Fonte: RaccontiMilu

    ... stavano accelerando nuovamente. Anche il medico se ne accorse, ma con mia grande sorpresa, invece di fare qualcosa per tranquillizzarmi, anche lui si mise a strizzarmi le tette facendomi un male boia.Stranamente, dopo aver accelerato, i miei battiti tornarono praticamente nomali. Ormai, mi venne di pensare, non provo più niente: pudore, vergogna, dolore. Mi stanno abituando a tutto. Qui ci sono una decina di persone che stanno guardando la mia fica rasata, il mio culetto senza peluria, una pinza con un batuffolo di ovatta che entra ed esce dal mio culo e non me ne frega più niente. Mi hanno ridotta una puttana senza pudore.L�infermiera mi riscosse dalle mie auto commiserazioni prelevando un fascio di fili elettrici, dal ripiano sottostante la macchina che non conoscevo, e li posò sul mio stomaco man mano che li collegava agli spinotti della macchina. Ad alcuni capi liberi collegò delle pinze a molla del tipo reggi fogli, ma con i bordi irti di dentini.Temetti di indovinare dove volevano mettere quelle terribili pinzette e sentì un brivido di paura scorrere lungo tutta la mia schiena.- Signora Clara, � la stessa voce che riconobbi subito essere quella che mi aveva parlato durante il processo, era in piedi davanti a me, proprio al centro tra gli spettatori. � contro di lei è stata emessa una condanna a quaranta ore di elettro terapia. Lei oggi subirà dieci ore della terapia comminata. E così sarà per ogni Venerdì delle prossime tre settimane finché non avrà scontato ...
    ... completamente la sua condanna. Soltanto allora lei ritornerà nel pieno possesso di tutti i suoi diritti. Le persone, che sono qui davanti a lei, sono i giudici che hanno emesso la condanna e che testimonieranno che lei ha scontato completamente la pena. Si cominci. -Un�ondata di terrore mi travolse all�improvviso: non sapevo cosa mi avrebbero fatto da quel momento in poi, ma sapevo ben che avrei dovuto subire per altre tre volte lo stesso calvario subito fino ad allora. Mi misi a piangere come una bambina mentre il medico si piazzava al centro delle mie cosce spalancate.Non volevo sapere, ma gli occhi mi rimasero spalancati ad osservare il dottore che prendeva uno dei fili dalla mia pancia e lo collegava ad un lungo tubicino di metallo terminante con un microscopico rubinetto; me lo posò nuovamente sullo stomaco per prendere un altro cavetto che fu collegato ad un cono, lungo e stretto, con in punta una piccola pallina. Anche questo attrezzo finì insieme all�altro. Il terzo ed ultimo filo libero fu collegato ad una specie di gigantesca oliva allungata che, notai mio malgrado, era forato nel senso della lunghezza. Anche questo terminava con un rubinetto.Mentre il medico compiva queste operazioni, riapparvero i due infermieri: ognuno portava un�asta porta flebo su rotelle che posizionò ai miei fianchi; ai ganci c�erano appese delle sacche di plastica, piccole e grandi, ma tutte gonfie e che riconobbi immediatamente: le stesse con cui mi avevano fatto i clisteri un secolo prima.Non ebbi ...
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