1. Il venditore di borse-il secondo incontro


    Data: 21/08/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: MariaLuisa, Fonte: Annunci69

    ... sulle natiche per farmelo arrivare fino in fondo alla gola: egli allora mi pose una mano sulla testa per dettarmi il ritmo della succhiata più confacente al sua desiderio, mentre sotto le mani i suoi glutei si tendevano per effetto dell’eccitazione.
    
    Nel frattempo Amelia ed Elide si erano trasferite sul tappeto dove avevano dato vita ad un superbo 69, leccandosi vicendevolmente figa e culo.
    
    Di lì a qualche istante sentii il corpo di Gianluigi irrigidirsi, quindi la sua cappella con sussulti ripetuti cominciò a scaricare nella mia gola ripetuti fiotti caldi di dolce sperma, che inghiottii diligentemente fino all’ultima goccia, quindi estrassi il suo cazzo tumescente dalla bocca e gli lavai diligentemente la cappella dagli ultimi residui di sperma.
    
    Sul tappeto intanto Amelia ed Elide, scosse dai ripetuti orgasmi, si erano sciolte dal loro intreccio e stavano abbandonate, le cosce larghe, intrise di liquido vaginale e della saliva con cui si erano reciprocamente leccate figa e culo.
    
    Gianluigi, svuotato e sfiancato dal pompino che gli avevo fatto, mi fece accomodare sul divano accanto a lui e mi diede un lungo bacio.
    
    Il mattino dopo era arrivato il gran giorno. Noi ragazze dopo colazione ci recammo dal parrucchiere per farci mettere un po’ in ordine i capelli, mentre Gianluigi si recò dal nostro medico per farsi ordinare le pilloline blu (quelle che “lo tirano su”) ed essere così all’altezza della serata e non sfigurare troppo nei confronti dei ragazzi molto più ...
    ... giovani di lui.
    
    Cenammo presto, con cibi leggeri ma sostanziosi e bevemmo solo acqua, per non avere i sensi ottusi dall’alcool.
    
    Poco dopo le 21.00 al cancello della villetta si presentarono in quattro, tre ragazzi ed una ragazza, tutti di colore. La giovane era veramente una bellezza: alta e flessuosa, la pelle ambrata,il naso leggermente aquilino che denunciava la sua provenienza dai grandi altipiani dell’Africa Orientale.
    
    Ismael fece le presentazioni, indicandoci alla sua destra Youssef, detto “baseball” e Abdel Krim detto “boa” e alla sua sinistra Jasmine, la sorella di Abdel Krim, detta “bocca di luna”. Solo più tardi comprendemmo il significato dei soprannomi.
    
    Proposi loro una bibita rinfrescante e i quattro giovani, in nome della globalizzazione, scelsero tutti un bicchiere di Coca Cola, mentre noi donne restavamo con il body aperto al cavallo, le fighe già pronte per l’uso!
    
    Di seguito, per rompere un po’ il ghiaccio e togliere gli indugi, fu mio marito a proporre di salire al piano superiore, dove in una stanza molto ampia, utilizzata solo per eventuali ospiti, avevamo ricoperto il pavimento in legno di tappeti e cuscini, in previsione del loro utilizzo. Qui fui io a chiedere ai ragazzi di mettersi “in libertà”: il primo a togliersi gli indumenti ed a restare nudo fu Ismael, che mise in mostra la vera e propria bestia che aveva tra le gambe e che era già in posizione semieretta e con la cappella già lievemente lucida del suo umore, quindi fu la volta di ...
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