1. La cena


    Data: 08/01/2018, Categorie: Esibizionismo Autore: Psiche.delica, Fonte: EroticiRacconti

    Mi diletto nel doposcuola per bambini e ragazzi da quasi tre anni ormai, qualcosa per arrotondare. Mai avrei pensato che alla fine mi avrebbe portato a tutt'altro. Io sono Elena ho 25 anni, sono "alta" 1.60, ho una quinta di seno e sono una taglia 42. Sono fidanzata con Fabio da 9 anni ormai. Il nostro rapporto va bene, ci amiamo. Ma da due mesi ha avuto un bel cambiamento. Si perché siamo insieme da 9 anni, non ci siamo mai lasciati, litigato pochissimo e quando succede ci chiariamo subito. Dal punto di vista sessuale le cose vanno bene, non facciamo i fuochi d'artificio certo, ma davvero tutto bene. Ad ottobre però ho conosciuto Massimo. Massimo è il papà di una delle bambine che seguo. È un uomo possente alto 1.90, fisico ben messo, carnagione scura, capelli castani. Massimo ha 38 anni e gestisce una sua azienda. Si alternava con la moglie per venire a prendere la figlia da casa mia. Una sera si presentò prima, io lo feci salire e gli dissi di aspettare in soggiorno perché avevamo da finire un paio di esercizi. Spiegati alla bambina gli esercizi mi sposto in soggiorno da Massimo. Lui è molto elegante nel suo completo, e ammetto che fisicamente è molto attraente. Iniziamo a parlare della figlia e dei suoi buoni risultati a scuola che secondo lui sono grazie a me e questo mi gratifica molto. In quel quarto d'ora parliamo davvero di tutto, dai miei sogni, le mie paure e tanto altro. Lui a quel punto mi passa il suo biglietto da visita. - Tieni, qui c'è il mio numero, mi ...
    ... piace parlare con te, se ti va chiamami e qualche volta ci prendiamo un caffè. Io prendo il biglietto un po' sorpresa dal gesto ma ringrazio. - Grazie mille, ha fatto molto piacere anche a me. Sei uno che sa ascoltare! La bambina arriva e vanno via. La sera sto per andare a letto ma sono con il biglietto da visita in mano. Io sono una che si fa un sacco di pippe mentali e quindi quando devo fare una cosa penso sempre a tutti gli scenari che quella mia scelta può portare, e quasi sempre me li immagino catastrofici! Comunque prendo coraggio e gli scrivo subito. Scrivendo che sono stata davvero felice della chiacchierata e che spero di rifarla. La sua risposta non tarda ad arrivare ed è secca, giovedì mattina alle 10 in un bar da lui indicato. Accetto subito, e li ci salutiamo. Il giovedì esco presto per fare delle commissioni e poi dirigermi all'appuntamento con Massimo. Quando entro lui è già li, si alza e ci salutiamo con un bacio sulla guancia, ordiniamo e iniziamo a parlare, o meglio inizio. Ancora una volta si spazia su tutti gli argomenti, iniziamo anche a parlare della mia vita amorosa. - Si si amo il mio ragazzo assolutamente, ma lo vorrei più intraprendente - dico parlando dell'andamento del mio rapporto. - Per l'intraprendenza ci vuole carattere, se non lo hai, non puoi diventarlo - mi risponde. Il discorso vola anche sul sesso, è bello come con lui riesca a parlare di questo, essendo io non dico pudica ma molto timida su questo argomento. - Quante volte a settimana fate ...
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