1. La cena


    Data: 08/01/2018, Categorie: Esibizionismo Autore: Psiche.delica, Fonte: EroticiRacconti

    ... sesso - mi chiede. Io arrossisco un po' ma rispondo comunque - una, due volte a settimana, perché lui tra uscite con gli amici, il calcetto e la palestra ha sempre da fare. - Lui mi guarda, sorride ma non dice nulla. - perché sorridi? - chiedo. - perché sei bella quando arrossisci - mi risponde, facendomi arrossire ancora di più. - comunque ora devo andare - mi dice. - spero di poter riprendere un altro caffè - rispondo. - rilancio - dice lui - ti voglio invitare a cena -. Io non so che rispondere. - non accetto un no come risposta - interviene lui vedendo la mia indecisione. - va bene, dimmi tu quando -. - ormai ho il tuo numero - mi dice facendo la voce seria. La sua voce è una qualità che non va sottovalutata in un uomo, la sua è come piace a me, bassa, grave, sensuale. Ricevo un suo messaggio qualche giorno dopo, ci vediamo martedì, ti passo a prendere alle 8. Io ero emozionata e agitata, e con la moglie come farà? Cosa le dirà? Le dirà qualcosa? E con Fabio io che faccio? Il martedì non ci vediamo mai però se mi chiede che cosa faccio? Ecco le mie pippe mentali! Alla fine decido di non dire nulla a Fabio della cena. Alle 18:30 la figlia di Massimo viene presa dalla moglie che mi dice che vanno al cinema con altre mamme e le bambine a vedere un film di animazione, così collego tutto. Alle 19:15 sento suonare il campanello, ero appena uscita dal bagno, nuda, vado in camera prendo una maglia che uso come pigiama, che mi arriva poco sotto il culetto, che solitamente indosso ...
    ... con i pantaloncini, ma in quel momento non avevo tempo, alzo il citofono e sento la voce di Massimo, ma che ci fa già qui penso. Ma lo faccio salire, cerco di sistemare la maglia come posso. Suona il campanello apro e lo faccio entrare. - sei un bel po' in anticipo - dico. - si ho finito prima a lavoro, e poi volevo darti questa - e mi passa una busta molto voluminosa. - vorrei tu indossassi quello che c'è in questa busta per stasera. - tu sei pazzo - dico sorpresa dal gesto, non so se essere contenta o dubbiosa. Lui vedendo nuovamente la mia indecisione interviene ancora una volta - non accetto un no come risposta -. Così prendo la busta e vado in camera. Nella busta c'è davvero tutto, il vestito, l'intimo e le scarpe. Indosso l' intimo reggiseno e perizoma sono di pizzo nero, i miei capezzoli e il mio sesso si intravedono nel gioco di vedo-non vedo del pizzo, completano il tutto anche un paio di autoreggenti velate nere. Mi guardo allo specchio e penso che non avevo mai indossato nulla del genere, indosso il vestito, un vestito nero che mi arriva poco sopra il ginocchio, ma molto aderente che mette in risalto la curva del mio sedere e un scollatura che valorizza ulteriormente il mio seno. Indosso le scarpe, delle décolleté nere, lucide, tacco 12, vertiginose per me che metto i tacchi due volte l'anno. Un po' di trucco, un rossetto rosso e sono pronta. Mi guardo ancora allo specchio, non posso essere io penso, non mi sono mai vestita così se non per i matrimoni, altrimenti ...