1. LA VICINA


    Data: 23/08/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: lukeit, Fonte: xHamster

    ... che su di me pendeva una denuncia per m*****ie sessuali per una storia avuta qualche anno prima con una minorenne i cui genitori, scoperta la tresca, non avevano sentito storie ed avevano proceduto per vie legali costringendomi a mollare tutto e tornare in questo cazzo di paese di merda. Ma lei questo non lo poteva sapere. Nessuno lo sapeva, anche perché fortunatamente i genitori si mostrarono in seguito molto più comprensivi di quello che potevano sembrare all'inizio e si accontentarono di vedermi far fagotto e levarmi dai coglioni. Quindi, c'era un po di paura nello stare a quel giochetto e forse era proprio quel brivido a rendere lo scenario ancora più intrigante. Intimò con voce bassa e ferma di spogliarmi immediatamente. Tolsi la giacca e la lasciai cadere per terra. Sfilai il pigiama, poi la canottiera, tolsi i calzini, restai in piedi innanzi a lei che mi guardava compiaciuta e severa. Sfilai i pantaloni del pigiama, poi le mutande. Ero nudo innanzi a lei, con le braccia che scendevano lungo i fianchi, il cazzo in erezione. La guardavo fissandola, era in controluce innanzi al portone di casa dai cui vetri entrava la prima luce di primavera, a malapena individuavo la fattezza delle sue labbra, più che altro le immaginavo per come le avevo viste. Rosse. Carnose. Morbide. Desideravo intensamente che si mettesse in ginocchio innanzi a me e che me lo prendesse in bocca. Sarei venuto immediatamente. Le avrei stretto i capelli coi pugni costringendola a farselo entrare ...
    ... tutto in bocca, fino alla gola, come quella volta con Luisa che durante l'eiaculazione ebbe un conato di vomito e vidi i suoi occhi gonfiarsi di lacrime mentre un rigolo di sperma le usciva dal naso. Ingoiò tutto e volle continuare a succhiarmelo fino a farmi venire di nuovo. Martina aveva altri progetti. Mi chiese di inginocchiarmi. Lo feci. Poi alzò la lunga sottana e disse: “Ti piace la mia fica? Vorresti leccarla? Stanotte mi sono masturbata e stamani non me la sono nemmeno lavata. Assaggia un po. Avanti. Metti le mani dietro la schiena e comincia a leccare”. Mi avvicinai, tirai fuori la lingua e diedi una prima leccata. Era acida, l'odore acre. Una fica che sa di fica. Gli passai la lingua intorno alle grandi labbra, poi sul clitoride. Lei mi disse che voleva sentire la mia lingua dentro. L'accontentai. Mi chiese di metterci il naso, volle che sfregassi il pizzo sul suo clitoride, mi prese la testa tra le mani premendola contro il suo ventre, i miei capelli erano intrisi dei suoi umori, mi chiese di cominciare a leccarla a partire dai piedi, si tolse una scarpa, il piede era nudo, sentii entrarmi prepotentemente l'alluce in bocca. “Succhia, ciccio, succhia.”. Glielo succhiai, lo mordicchiavo, poi passai in rassegna tutte le altre dita. Si era appoggiata con la schiena al muro, mi porse la piante del piede, voleva essere leccata ed io la leccai, la presi a piccoli morsi al limite del dolore, avevamo stabilito un tacito accordo per cui quando sentiva troppo male mi tirava i ...
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