1. Uccelli di rovo, sesso con un prete


    Data: 23/08/2021, Categorie: Etero Autore: benves, Fonte: Annunci69

    ... tra le mani e diresse il getto verso di me, schizzandomi tra i seni, nella bocca, sulla faccia il suo getto caldo. Io lo ingoiai con ingordigia, voluttuosamente, cercando di non perderne neanche una goccia.
    
    Dopo averlo raccolto con la bocca e con le mani dal mio corpo, sperando che gli piacesse se glielo prendevo in bocca dopo una sborrata, circondai la sua verga con le labbra, ripulendo per bene la sua astacon la lingua e succhiandolo per tutta la sua lunghezza.
    
    Il suomembro divenne subito di nuovo duro.
    
    Mi prese i capelli con le mani, tenendoli stretti in modo che io non potessi muovermi.
    
    Poi cominciò a dare forti spinte verso la mia bocca, scopandomela, spingendomi il suo enorme cazzo fino in gola.
    
    Quei movimenti bruschi mi provocarono più volte uno senso di soffocamento e qualche sforzo di vomito, ma poi mi abituai e lo assecondai.
    
    Lui mi spingeva la testa contro la sua verga, per farla entrare ancora meglio.
    
    Cominciò a rantolare forte per il piacere.
    
    - Ah, sì, sì, ingoia troietta, ingoiamelo tutto, ...
    ... forza,
    
    senti come spinge. Ancora, ingoiamelo, ancora, ancora. Sì, sì, vengo, vengo! - urlò, in preda al piacere.
    
    In un attimo un altro fiotto di sborra calda mi inondò la bocca.
    
    Ne fece uscire così tanto che mi colò dagli angoli della labbra.
    
    La ingoiai per bene, gustandomela. Di nuovo mi chinai per raccogliere quella che era caduta sul pavimento.
    
    Lui si sedette sfinito, dopodiché riprendemmo fiato.
    
    Nel giro di cinque minuti ci eravamo rivestiti.
    
    Io uscii per prima, in modo da non destare sospetti nel caso ci fosse qualcuno.
    
    Per fortuna la chiesa era rimasta vuota. Se ci fosse stato qualcuno, avrebbe potuto
    
    sentire con facilità le nostre urla di piacere e i nostri gemiti.
    
    Stranamente, l'idea mi eccitò e mi fece pulsare la figa.
    
    Ma sapevo che, per quel giorno, avevo già ricevuto abbastanza.
    
    Dopo qualche momento uscì anche lui, con la sua veste da messa domenicale perfettamente in ordine.
    
    Non ci dicemmo niente, ci scambiammo solo uno sguardo di intesa. Poi io mi girai e mi diressi verso l'uscita.
    
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