Il gigante e la bambina
Data: 24/08/2021,
Categorie:
Etero
Autore: pink_, Fonte: EroticiRacconti
... con la bocca piena come a dire “finalmente”, inizia a muoversi con più foga, il corpo esile che sussulta ogni volta che lui le infila il dito nella carne fradicia. Si stimolano a vicenda, seguendo lo stesso ritmo, diventano un unico corpo straziato dalla meccanica del piacere, lei lo tira fuori dalla bocca e inizia a disegnargli la cappella con la punta della lingua, poi di nuovo dentro, fino in gola, gli stringe i denti intorno al cazzo, gli fa male e lui tira fuori il dito per mollarle un sonoro ceffone sul culo bianco. Uno, due, tre schiaffi rabbiosi che le fanno male ma sembrano incredibilmente eccitarla di più. Basta, lui pensa, basta adesso, afferra quelle assurde trecce e tira su la testa di quella sgualdrinella incosciente, lei ghigna con la faccia da scema, la bocca umida di saliva «Mi vuoi fare male?», gli dice e non la smette di ridere «Mi vuoi.. scopare?». L’uomo molla un attimo la presa sui suoi capelli, qualcosa lo morde, dentro, qualcosa lo tormenta, il volto di legno segnato da rughe infinite scavate da un impulso feroce, qualcosa lo uccide, qualcosa che è troppo più forte di lui. La ragazza lo scavalca mettendosi seduta sulle sue gambe, si alza sulle ginocchia e gli afferra saldamente il cazzo, poi se lo punta fra le cosce e con un lamento infinito si siede e si lascia violare da quell’uomo che muore definitivamente. Lei inizia a muoversi, saltellando su quel bastone duro e nodoso, le mani dietro la testa coi gomiti aperti, come una farfalla impazzita, i ...
... piccoli seni che ballano liberi proprio davanti agli occhi del vecchio uomo. Schiaffi d’acqua fra i loro sessi incastrati, il suono dei corpi eccitati che sbattono, uno dentro l’altro. Lui l’afferra per i fianchi stretti, come volesse trattenerla dal prendere il volo, muove le mani e se le riempie con quei glutei sodi, non vede, non sente, si lascia scopare su quel divano e vorrebbe sparire. Inizia a tremare adesso e lei accelera sempre di più, «Vieni - gli dice - vieni adesso.. vienimi dentro.. riempimi», è un dolore che si mescola col piacere, uno strazio di carni che urlano a squarciagola, più dentro, più forte, lui alza il bacino, la sbatte facendole male e inizia a ringhiare, sull’orlo franabile di un orgasmo potente, insensato, accecato, selvaggio e definitivo. Precipita, adesso. Precipita dentro se stesso. Lei però lo tiene, non si ferma, vuole la sua parte, punta i piedi sul divano e inizia letteralmente a cavalcarlo, il corpo nudo continua a scuotersi, fra i gemiti isterici e strozzati, cercando la fine di tutto e di tutti. Grida, grida forte la piccola ragazza, gli mette le mani sul collo, gli graffia la pelle e viene, anche lei, mentre lo sperma le inonda la fica. Proprio in quell’istante, coi corpi increduli uniti per sempre, la finestra si illumina di fiori scintillanti che deflagrano nel cielo, è mezzanotte, le grida lontane di festa, troppo lontane da quella stanza dove il respiro singhiozza e un vecchio cuore è appena stato spezzato. Gli occhi verdi annegano negli ...