Ogni maledetto weekend. (parte dodicesima)
Data: 24/08/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Stalio, Fonte: Annunci69
... aperte piegato in avanti e lui da dietro ispezionò il buco.
"È tutto a posto, ti ci vuole solo qualche ora perché la carne ed i muscoli tornino nella loro posizione originale."
"Qualche ora? Ma come faccio ad andare via?"
"Ti accompagno io, vai in bagno a darti una ripulita che poi usciamo." In fondo Valerio si stava dimostrando gentile e carino.
Dopo dieci minuti eravamo per strada, ed io camminavo con le gambe aperte e sentendo un gran dolore, fortuna che c'era lui che mi faceva sorreggere ad un suo braccio.
"Stiamo andando da tua moglie vero?"
"Si, a quei due ho detto che..."
Interrompendomi: "Ho sentito cosa hai detto ad Aldo."
"È che lei non voleva incontrarli di nuovo."
"Capisco. Non ti preoccupare, mi farò i cazzi miei."
"Grazie, anche perché mi stai accompagnando. Da solo non ce l'avrei mai fatta."
"Non mi costa niente, e poi volevo parlare con te da solo."
"Uhmmmm, vediamo se indovino: mi vuoi rivedere."
"Si, se vuoi. Magari domani pomeriggio, puoi?"
"Piacerebbe anche a me, ma solo se mi passa questo dolore, mi hai aperto in due."
"Stasera starai già meglio, e domattina non sentirai più niente. Quindi il tuo è un si, se vieni al bar verso le 14,00 andiamo a casa mia, che è proprio sopra il bar."
"Dammi il tuo numero, ti do conferma entro sera."
Arrivammo in Piazza San Marco, Elena che mi stava già aspettando, si accorse subito delle mie condizioni e ci venne incontro: "Ciao, cosa hai fatto?"
"Elena lui è ...
... Valerio. Valerio lei è Elena, mia moglie." I due si strinsero la mano.
"Cosa hai fatto? Perché cammini così?"
"Dopo ti spiego."
Pranzammo in un ristorante con un menù turistico piuttosto scadente, poi ci ritirammo in albergo, lo stesso dell'altra volta, dove lavorava Lorenzo, il fratello di Luca.
Il pomeriggio lo passammo a letto, dove raccontai ad Elena fin nei minimi dettagli i fatti della mattinata. Lei, molto curiosa, volle sapere ogni cosa.
Avrei potuto, e anche voluto scoparla, ma proprio non avevo più forze.
La mattinata con Cesare e Aldo, e poi con Valerio, mi aveva distrutto, e il male al culo non accennava a calare. Mi addormentai.
Mi svegliò lei prima di cena, e notai subito che il male dietro si era notevolmente attenuato, anche se camminando mi dava ancora fastidio.
Cenammo nel ristorante dell'albergo. Elena era tiratissima, una minigonna pazzesca, e le tette bene in evidenza. Non capivo perché si fosse vestita in modo così provocante, perché non dovevamo uscire, ma ci arrivai presto quando si materializzò Lorenzo, il fratello di Luca.
Lui, che era il portiere di notte, e si era presentato sul posto di lavoro con più di due ore di anticipo, non per cominciare il suo turno, ma bensì per trombarsi mia moglie.
E la cosa fu subito chiara quando si sedette al nostro tavolo e, sotto i miei occhi, cominciò a palpare le cosce di Elena, andando man mano sempre più su e, arrivato a destinazione, le infilò due dita dentro, poi fuori, poi dentro, per ...