1. Ogni maledetto weekend. (parte dodicesima)


    Data: 24/08/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Stalio, Fonte: Annunci69

    ... qualche attimo, quindi si alzò, la prese per un braccio e se la portò per un buon quarto d'ora nei bagni.
    
    Quando tornarono fu facile capire cosa avevano combinato perché Elena non aveva più il rossetto sulle labbra, e lui aveva il fiato corto.
    
    Lei mi disse subito che, dopo cena, le sarebbe servita la camera per un paio d'ore, e che per rientrare dovevo aspettare una sua telefonata.
    
    Mi dava fastidio il fatto che, ormai, facesse tutto così apertamente ma, adesso che anch'io ero diventato una specie di 'troia', come potevo obiettare qualcosa sul suo operato?
    
    Mi chiamo, stranamente, dopo appena un'ora: "Vieni Giulio."
    
    Ero meravigliato che avessero fatto così presto, comunque ne ero contento: potevo riappropriarmi della mia camera.
    
    Arrivato davanti alla porta vidi che era accostata, e dai versi che si sentivano dall'interno era chiaro che i due stavano ancora scopando. Non capivo perché Elena mi avesse cercato, ma ormai ero là e decisi di entrare. Lo spettacolo che mi si presentò davanti era questo: erano entrambi sul letto, ed Elena alla pecorina aveva l'uccello di Lorenzo ben piantato nel culo.
    
    "Dai...vieni anche tu." Mi esortò la mia dolce, cara, e troia mogliettina.
    
    Sul momento rimasi disorientato, perché non sapevo in che veste dovevo buttarmi nella mischia, per prenderlo o per darlo? Elena voleva farsi scopare da due uomini oppure lui voleva farsi anche me? Entrambi i 'ruoli' mi risultavano allentanti, ed eccitanti.
    
    Decisi di improvvisare, mi ...
    ... svestii in un attimo e mi infilai con la testa sotto alle cosce di mia moglie, e cercai la micina che, per inciso, grondava di sborra. Cominciai a lavorarmela facendola presto esplodere in un orgasmo devastante.
    
    Quella posizione però aveva anche degli effetti 'collaterali', ossia le palle di lui che, mentre la pompava, mi strusciavano sulla faccia. E dai una, e dai due, e dai tre, ben presto cominciai a slinguazzarle, alternando fica, palle, e quando possibile anche la base dell'uccello. Andammo avanti così per una buona mezz'oretta, poi lui accelerando sempre più i colpi arrivò all'orgasmò, e le inondò le visceri facendo nel contempo venire anche lei.
    
    Lorenzo non se ne uscì subito, la pompava piano per protrarre più possibile il godimento, mentre io continuavo il mio lavoro con la lingua su entrambi.
    
    Quando infine la mollò, Elena pretese che io rimanessi in quella posizione con la bocca spalancata, quindi si spostò più avanti mettendosi in direzione, con il busto dritto, e mi fece scivolare direttamente in bocca lo sperma che colava abbondante dal suo buchetto, che ormai non era più tanto stretto.
    
    Lorenzo, disteso sul letto, divertito si gustava la scena, infine si rivestii ed andò via perché doveva cominciare il turno di notte, lasciando me ed Elena distesi sul letto.
    
    Parlammo per qualche minuto:
    
    Elena: "Che bello averti qui con me."
    
    "Avermi...in che senso?"
    
    "Averti con me, tu ed io insieme, quando mi faccio qualcuno."
    
    "Ho paura che ci stiamo infilando ...