1. Una cena particolare


    Data: 24/08/2021, Categorie: Etero Autore: MarcoCast48, Fonte: Annunci69

    ... cenetta un minimo decente.
    
    Quando esce ho un colpo al cuore, si è messa una camicetta bianca mezza aperta, dove il suo seno prorompente spunta a balconcino, indossa sempre dei pantaloni neri, ma attillati che le fasciano il sedere ed il punto vita stretto in modo provocante da un cintola di pelle scura.
    
    Anche se bassa, il tacco alto le da un certo slancio ed eleganza. Adoro questo tipo di donne, le trovo irresistibili e non riesco neanche a nasconderlo.
    
    "Ti piace il mio seno", dice vedendo come mi ci cascava l'occhio. Io sorridendo faccio capire quanto fossi attratto da lei mentre si avvicinava a me, proprio dietro mentre stavo lavorando ai fornelli.
    
    Si avvicina fino a strusciarsi a me, portando la sua mano davanti sulla cerniera dei miei pantaloni.
    
    Faccio come per girarmi, ma mi ferma dicendomi all'orecchio che le piaceva vedermi lavorare per lei e di continuare.
    
    "Saresti proprio da sposare per come ti sai muovere in cucina", mi dice, mentre inizia a premere leggermente la sua mano sul mio sesso fuori dai pantaloni.
    
    "Mi piacciono gli uomini che sanno fare la loro parte in casa", continua a dire sorridendo.
    
    Si abbassa poi, levandomi le scarpe ed i calzini. Io sono confuso, ma lei mi dice di continuare a preparare la cena. Passa poi ad abbassarmi i pantaloni facendomeli scivolare dal basso a lato per poi rimettersi dietro appoggiandosi leggermente e strusciandosi.
    
    "Mi piace stuzzicarti mentre lavori per me, vediamo se riesci a non distrarti" mi ...
    ... dice all'orecchio mentre la sua mano entra nello slip ed inizia a massaggiarmi il cazzo.
    
    Si spinge poi ancora dietro e la sento strusciarsi al mio culo quasi come se volesse scoparmi, mentre con l'altra mi sega lentamente. Sono assolutamente confuso da quel movimento che simula qualcosa di ben preciso e chiaro, ma non sono affatto a disagio anzi ... un brivido mi percorre la schiena, una sensazione inaspettata e molto forte.
    
    La sua mano sinistra mi arriva ai capelli e con un movimento dolce ma deciso li tira come a bloccarmi nel suo strofinarsi a me. Ho come un sussulto a spostarmi, ma lei lascia la sua presa trasformandola in una carezza sulla spalla. "Continua a preparare, lavora per me ..., forse sto correndo un po troppo" mi dice mordendomi leggermente l'orecchio.
    
    Porto in fondo il mio lavoro nonostante il suo piacevolissimo disturbo e sono totalmente intenzionato a lasciarmi andare a quel suo stile, tutto particolare ed abbastanza perverso.
    
    Forse era quella perversione, la luce strana che avevo colto nel suo sguardo, quella cosa che da settimane mi attirava irresistibilmente a lei.
    
    Inizio a portare le pietanze in tavola e mi rendo conto di essere senza pantaloni con il cazzo duro che esce dallo slip. Le sorrido facendole notare, come mi aveva ridotto, cioè mezzo nudo ed eccitato.
    
    Lei senza neanche fare un piega si avvicina ed inizia ad aprire la mia camicia e togliermi tutto quello che mi era rimasto. "Scusami se avevo lasciato il lavoro a metà" risponde ...