Una cena particolare - Racconti Erotici

Una cena particolare

... senza esitazione.

Mi ritrovo cosi totalmente nudo davanti a lei, ancora vestita. Mi sembra allora il momento ed in pieno diritto di iniziare io e provo a sbottonarle la camicetta, ma si sfila allontanandosi e sedendosi nella sedia del tavolo apparecchiato. Non mi arrendo e mi avvicino per chiederle del perché non si volesse spogliare, quando mi tira a se per i testicoli ed in un momento inizia a succhiarmi il cazzo decisa.

La sua lingua ruota sulla mia capella e la presa è decisa e forte sui miei testicoli, quasi da farmi male.

Si blocca poi di colpo e con un tono serio comanda "Servimi il vino e siediti, vediamo cosa hai cucinato". Lo faccio, quasi senza pensare, guidato da quell'ordine deciso e mi ritrovo cosi a cenare nudo davanti a lei. La cosa in principio un po imbarazzante diventa minuto dopo minuto sempre più eccitante e naturale.

Iniziamo a cenare, lei sorseggia il vino guardandomi e sorridendo.

"Non mi sembra molto democratico che io sia nudo e tu senza nemmeno un bottone allentato", le dico sicuro di metterla un po in difficoltà.

Lei mi guarda dritto negli occhi e mi dice sorridendo maliziosamente ed alzandosi "Non sono assolutamente democratica in queste cose, anzi ... esattamente l'opposto!".

Appoggia il suo telefono sul tavolo dopo aver acceso uno stream di musica lounge ed inizia a muoversi ballando sensualmente e lentamente.

"Se vuoi democrazia a letto con me caschi male, se invece sai stare al tuo posto dovresti venire qui e ..", ...

... dice guardandomi sorridendo e invitandomi con il suo dito ad avvicinarmi.

Iniziamo a ballare, una sua mano mi stringe il sesso mentre l'altra mi accarezza la schiena.

La inizio a baciare chiudendo gli occhi e sentendomi perdere in quel ballo. La sua mano mi masturba lentamente facendo diventare il cazzo durissimo. Si apre la cerniera dei suoi pantaloni e fa entrare il cazzo nelle sue mutandine iniziando a strusciarlo tra le labbra della sua vagina.

Lo stringe forte alla base, facendolo gonfiare ancora di più, sento quasi dolore, mentre la mia cappella sfiora il suo sesso caldo entrando ed uscendo delicatamente.

L'istinto è di spingere ed entrare, ma ad ogni piccolo tentativo lei si oppone stringendo e bloccando il cazzo. Mi abbandono al suo controllo, più eccitato che mai.

Inizia ora a spingermi verso il basso, fino a farmi inginocchiare davanti a lei e lentamente inizia a sfilarsi la cintola dei suoi pantaloni. La piega in due, brandendola con la mano destra ed iniziando a passarmela sulle spalle. Vedo nel suo viso uno sguardo molto eccitato e particolare, ora sono come e dove mi voleva lei.

Non è una scenetta, un gioco. Riesco a sentire il suo desiderio di controllo su di me, come lei sente il mio desiderio di abbandonarmi a lei. Una sensazione forte intensa e speciale.

Mi guarda e mi dice, "Pentito di avermi cercata, ora che sai cosa mi piace?".

"Sono stupito, ma assolutamente non sono pentito, anzi mi sento di essere al mio posto qui in ginocchio ...