1. Il suo nome è olivier, parte iii


    Data: 25/08/2021, Categorie: Tradimenti Autore: LoScrittore91, Fonte: Annunci69

    Il suo nome è Olivier, Parte III
    
    - Stai scherzando vero? -, gli domando con un tono alterato.
    
    La sua espressione, improvvisamente, si trasforma. Il suo sguardo si fa dolce, comprensivo, così mi tranquillizzo all’istante. Toglie la sua calda e corpulenta mano dal mio braccio, probabilmente si è reso conto di aver esagerato.
    
    - Prima o poi dovrai farlo. Non voglio costringerti, ma sappi che se dovessi essere io il primo farei piano - afferma fissandomi negli occhi.
    
    - Non lo so, non mi sento per niente pronta -, ribatto sospirando.
    
    - Se farai sesso anale per la prima volta con il tuo ragazzo ti farà sicuramente male, non è esperto, te ne pentirai. Invece con me puoi stare tranquilla, l’ho fatto molte volte e so come bisogna comportarsi in situazioni del genere -, continua.
    
    Non avevo pensato a questa cosa. Riccardo è stato soltanto con me, quindi di sesso anale non ce ne capisce nulla. Me l’ha chiesto mille volte ma ho sempre rifiutato per paura che mi facesse male. Olivier mi sembra così esperto, iniziando con lui non correrei rischi.
    
    Ho giudicato Virginia che ha dato il culo a Matteo la prima sera ed eccomi qua, nella sua stessa situazione. Se accetto posso considerarmi una troietta a tutti gli effetti.
    
    - Va bene, mi raccomando fai piano -, gli dico.
    
    Un minuto dopo mi ritrovo piegata a novanta gradi, con la testa contro i sedili posteriori dell’auto e il sedere puntato verso Olivier, pronto a cogliere la mia ultima verginità. Sento le sue enormi mani ...
    ... poggiarsi sui miei fianchi, stringe profondamente le dita come a voler marcare la mia sottomissione a lui.
    
    Dai fianchi passa al sedere e, senza alcuna fretta, tasta i sodi glutei prolungando così la straziante attesa. Appena la punta dura del suo pene inizia a pressare sul più sacro dei miei buchi faccio un lungo sospiro carico di ansia, non oso nemmeno immaginare il male che mi farà. Ed ecco la fitta che aspettavo, un dolore lacerante nel cervello, mordo disperatamente la tappezzeria del sedile e strizzo forte gli occhi, il suo pene duro come il marmo intanto si fa strada dentro di me, in quel buco ormai non più vergine.
    
    - Che si è perso il tuo fidanzatino -, mi dice usando un tono ironico.
    
    Continuo a stringere i denti sulla stoffa morbida, proibendo a me stessa di urlare, soffro a tal punto che le lacrime escono da sole rigandomi dolcemente il viso. Lui invece è soddisfatto, lo avverto dai suoi gemiti intensi. Aumenta il ritmo, facendomi sentire ogni centimetro di quel gigantesco arnese che sembra non finire mai, le sue mani sono sempre più strette intorno ai miei fianchi. Sono due minuti interminabili, ogni suo colpo di bacino è come una coltellata. Sento improvvisamente Olivier respirare con affanno e, pochi istanti dopo, qualcosa di caldo e liquido scorre dentro di me, come una crema densa e copiosa. Presa dal dolore e, dalla situazione assurda, impiego qualche istante di troppo per rendermi conto di cosa sia. Mi è venuto dentro come un cavallo impazzito. Non ...
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