1. Aiuto


    Data: 25/08/2021, Categorie: Etero Autore: iranes, Fonte: RaccontiMilu

    Entrò in garage e spense l'auto. Era stanco, aveva lavorato per oltre dodici ore senza fermarsi, avevo bisogno di una doccia e di un letto. Scese dall'auto proprio mentre la porta del garage si chiudeva, si trascinò fino al bagagliaio e ne estrasse la borsa, si avviò verso l'androne del palazzo, l'ascensore era appena arrivato quando un dubbio terribile lo prese, non riusciva a ricordare se aveva chiuso la macchina, esausto e frustato tornò indietro per controllare per scoprire come sempre che si era preoccupato inutilmente. Stava aspettando l'ascensore quando la stanchezza lo colse, era esausto, si appoggiò alla porta e chiuse gli occhi, la sua mente cominciò a vagare, era ad un passo dal sonno, gli servì tutti il suo controllo per non crollare in quel momento, entrò in ascensore e cominciò la salita. Dovette proprio riconoscere che il ronzio dell'ascensore conciliava il sonno, fortunatamente il tragitto era breve. Scese e e si mise davanti la porta, sul pianerottolo c'era un profumino fantastico."Quell'acida deve aver imparato a cucinare, finalmente" pensò riferendosi alla sua vicina, poi con fare stanco estrasse le chiavi e le inserì nella toppa, aveva già aperto quando la vicina fece capolino sul pianerottolo"Dovrebbe imparare a fare meno rumore quando rientra" l'apostrofò subito"E lei a bere un po' di soda caustica, la remerebbe meno acida" si rese contro troppo tardi che quella battuta non sarebbe mai stata colta"Lei è un maleducato! Come osa rivolgersi così ad una ...
    ... donna?" lui si girò a guardarla e la osservò da capo a piedi. Non si poteva certo dire che non fosse una donna, anzi una bella donna. Il viso con i lineamenti marcati e le labbra molto grandi le davano l'aspetto di una puttana, in compenso però il seno pronunciato e il fisico longilineo la facevano passare per una modella, in quel momento pensò che se il suo lato b fosse stato come il suo lato a poteva benissimo andare sfilare in passerella. In un attimo la sua mente si era riaccesa, il suo cervello si era riattivato e stava cercando un mezzo di paragone per dare un voto a quella bellezza"Dovrebbe vergognarsi! Mia figlia non riesce a dormire con tutto questo casino!" sapeva benissimo che la figlia dormiva beata, anche perché se dormiva con il volume della televisione ai livelli che usavano loro non si sarebbe mai potuta accorgere del suo passo, anche se effettivamente era pesante."Senta, sono stanco e non voglio problemi, quindi ora entro a casa mia mettendo fine a questa sterile e inutile conversazione" dette queste parole si girò senza prestare attenzione alla sua reazione"Come si permette? Come si permette di trattarmi in questo modo? Nessuno può fare una cosa simile!" con la porta aperta e un piede già dentro rispose"Beh, se l'ho fatto vuol dire che qualcuno può farlo. Buonasera!" entrò e chiuse la porta. Era libero, ma qualcosa lo spingeva a pensare a quella donna, provò a trattenersi ma fu più forte di lui, si girò e provò a guardarla dallo spioncino, fece appena in tempo a ...
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