L'allenamento - Racconti Erotici

L'allenamento

... prese a masturbare gli ultimi quattro alternando sapientemente leccate di coglioni, succhiate di cazzi e bevute di sperma. Ero rimasto solo io...e lei lo sapeva. Mi baciò facendomi sentire il sapore dello sperma di tutti i miei compagni, che l'avevano inondata negli occhi, nel naso, sui capelli. Mi leccò il viso. Voleva che io leccassi il suo. Lo feci. L'uccello mi doleva da tanto che l'avevo duro. Lei si alzò e si rimise sul lettino carponi, mostrando il buco del culo e la fica aperti di fronte a tutta la squadra, nuda e sfinita. - Dai, tocca a te. Ti ho fatto arrabbiare...ma se vuoi c'&egrave il mio culetto qui...per te. - mi sussurrò.Non attesi un attimo. Avvicinai la punta del cazzo al suo culo, tenendomelo ben stretto. Lo appoggiai per entrare lentamente, ma Roberta mi pianto le unghie nel culo, spingendomi in lei sino alla base del cazzo. Iniziò poi a muoversi selvaggiamente come un cavallo imbizzarrito. La squadra non osava distogliere lo sguardo da quella porca. Venni con due colpi ben assestati che spostarono in avanti di mezzo metro il lettino dei massaggi. La squadra proruppe in applausi, fischi e urla belluine. Roberta si allungò stremata sul lettino, schiacciando le sue belle tette sulla morbida plastica che non aveva mai potuto godere del peso di un corpo così speciale. Poco dopo con disinvoltura, si alzò e mi chiese: - Senti se mi puoi prestare le ciabatte mi farei una doccia...ti dispiace? -