Strane voglie
Data: 26/08/2021,
Categorie:
Lesbo
Autore: skizzoinfoiato, Fonte: Annunci69
... mentre istintivamente provai a corrispondere con la stessa dolcezza.
“non ho mai baciato nessuno!”, fu la mia confessione.
“impareremo insieme... allora!”
La tensione negativa si sciolse le labbra bacio dopo bacio, iniziarono a schiudersi cercando di assaporare quelle dell'altra.
A volte l'inesperienza ci faceva perdere la coordinazione con un sorriso si riportava l'armonia. Il suo respiro accelerò quanto il mio, e ciò mi fece capire che la amica era stata sincera con me e la sua inesperienza.
I baci non solo divennero sempre più frequenti ma anche più duraturi come se una forza misteriosa ci obbligasse a stare unite, il rumore dell'acqua che si frangeva per la minuscola cascatina presente quasi non era più udibile da me, tanto i miei sensi erano concentrati sul momento.
Percepivo il suo profumo, come l'odore delle sue labbra, morbide, calde piene di voglia di scoprire quel nuovo mondo, a cui ero estranea, quella consapevolezza mi fece capire che le stesse sensazioni doveva provarle Ginevra, i baci aumentavano e in preda al desiderio crescente di esplorazione, le nostre lingue si incrociarono almeno un paio di volte a metà strada.
“prima te!” e così sentii la lingua di Ginevra entrare nella mia bocca, e ciò mi provocò un brivido di piacere lungo e dentro tutto il mio corpo. La lingua restava immobile, allora con la mia la cercai carezzandola.
Era la prima lingua che toccavo con la mia, mi sorpresa tanto la consistenza che la ruvidezza che sembrava ...
... mutare. Cavolo mi piaceva.
Le labbra vennero sigillate in automatico e mentre la sua lingua veniva spinta dentro di me roteando cercando di percepirne l'anatomia, la mia cercava di godere di quella presenza cercando di capire tutto di quella lingua.
Ci staccammo col fiatone. “adesso te!”. Era il mio turno e per quanto volessi procedere lentamente persi il controllo di me stessa appena varcata la soglia iniziando una vera e propria danza con al sua lingua, nel più bel palcoscenico che potessi desiderare: la sua bocca.
Il nostri baci ci portarono a movimenti impercettibili ma che stimolavano i nostri capezzoli che adesso duri come pietre erano iper-sensibilizzati,fu Ginevra a portare per prima una mano su di me estorcendomi un gemito.
Era del resto la prima volta che il mio seno conosceva un tocco che non fosse il mio, giocò con entrambi, poi prese una mano adagiandola su di se.
“toccami ti prego! Facciamolo insieme!”, non me lo feci ripetere.
Il suo seno era esattamente come lo avevo visto e percepito contro il mio, sodo e grosso, che dire mi piaceva!
Passammo altro tempo poi sentì tramite i mie ìi polpastrelli che era per me giunto il mometno di uscire.
Corremmo verso la tenda e gli asciugamani che aveva portato. “avevi programmato tutto, vero?”
“ci speravo.... non ti è piaciuto? Sfregalo contro il corpo e vieni vicino al fuoco” disse voltandosi verso di me mentre, la raggiunsi e la baciai.
“non me lo aspettavo, ma mi piace.... non so cosa fare ma mi ...