Piccola ketty - Racconti Erotici

Piccola ketty

... vero gentleman.

Katia rimase quasi stupita quando Sandro nel riaccompagnarla a casa non fece neanche il gesto di baciarla.

“Che sia gay?” pensò mentre si lavava i denti prima di mettersi a letto.

A questo invito a cena ne segui un altro e lei accettò, stavolta senza nessun accenno a dubbi di sorta.

Anche questa volta un bellissimo locale un po' oltre le righe e anche questa volta, riaccompagnandola a casa la salutò con il solito “Ciao piccola Ketty e grazie per la compagnia”

“Si Si, è decisamente gay” disse alla sua immagine riflessa nello specchio con la schiuma del dentifricio che le usciva dalla bocca.

Tra i caffè e le continue chat questa strana amicizia stava procedendo veramente bene.

Lui si lasciava andare a discorsi più leggeri di quelli che doveva sostenere in famiglia, trovava in lei una boccata di aria fresca, la spensieratezza persa da anni.

Lei trovava in lui una spalla sulla quale appoggiarsi un po' più forte di quella a cui era abituata, i suoi consigli erano sempre validi, le sue parole sempre sincere, poteva avvalersi della sua esperienza senza timore.

Entrambi provavano piacere nella reciproca compagnia.

Le cene si intensificarono, ormai erano diventate l'appuntamento fisso del Mercoledì sera.

Sandro trovava sempre motivi diversi per recarsi da clienti in zona e Katia ufficialmente usciva con un'amica in crisi, in fondo il suo fidanzato tutti i Mercoledì giocava a calcetto, lei poteva uscire con le amiche...

Lei scese ...

... indossando un bellissimo vestito nero con inserti in pizzo, che davano quell'effetto vedo-non vedo, evidenziando in modo chiaro le sue bellissime forme del seno e dei fianchi e uno spacco laterale che una volta seduta lasciava spazio al bordo sexy delle autoreggenti, il tutto finito con un paio di elegantissime decolltè tacco 12 di velluto nero.

Ad ogni cena si presentava in modo elegante, ma quella sera lui rimase veramente colpito dalla sua bellezza.

Come al solito, da vero cavaliere, le apri la portiera dell'auto e lei salendo lo guardò.

Era uno sguardo diverso, un velo di preoccupazione sembrava offuscare i suoi occhi, la sera stessa fu diversa dalle altre.

Durante il tragitto verso il locale, un bellissimo posto su una terrazza naturale vista lago, rimase quasi sempre in silenzio, pensierosa e così fu anche per quasi tutta la cena.

Quando la riaccompagnò, invece del solito ciao lei gli chiese di salire per parlargli di una cosa che la stava tormentando e che non aveva detto nulla al ristorante perchè voleva farlo in totale tranquillità.

“Sandro” disse lei seria “ho un problema .. col mio moroso”

“Avevo immaginato qualcosa del genere, ti ho vista diversa questa sera, non hai mai parlato devi essere davvero preoccupata.. vuoi parlamene, ti aiuterebbe ?”

“A lui voglio molto bene... stiamo insieme da tanto.. ci stiamo per sposare...”

“Ma ?” disse lui

“Ma.." ribattè Katia "mi sono innamorata di un altro”

“Bel casino piccola Ketty, un ragazzo ...