1. Creature della notte - 3


    Data: 28/08/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... costringesse ad accorgerti di me…”
    
    “Beh, l’hai trovata… - commentò Rino, ormai senza rancore – Ma perché un vampiro?”
    
    Lorenzo fece spallucce.
    
    “Così… Ma è stato un colpo di genio, devi ammetterlo!”
    
    “Altroché! Mi hai fatto morire di paura…”
    
    “Perdonami…”, mormorò Lorenzo, baciandogli amorevolmente il palmo della mano.
    
    “Scordatelo! – rispose Rino, ma solo per gioco – Davvero mi ami così tanto?”, gli chiese poi.
    
    “Mettimi alla prova…”
    
    “No, ti metterò alla prova, quando non ne sarò più sicuro… Adesso voglio vederti… voglio conoscerti… “, e con una spinta lo rovesciò disteso sul letto.
    
    Poi gli si mise a cavalcioni sulla pancia e cominciò a sbottonargli la camicia. Ma nell’impazienza, i bottoni gli si imbrogliavano fra le dita, così l’afferrò ai lembi e diede uno strappo violento, mettendogli a nudo il petto.
    
    Contemplò ammirato le linee morbide dei pettorali, così seducenti con i due capezzoli bruniti a coronarli…
    
    Abituato a considerare solo il petto delle ragazze, non avrebbe mai immaginato che quello di un uomo potesse essere così incantevole, che potesse suggerire una tale sensazione di forza, di solidità… Sfiorò con la punta delle dita la leggera peluria che ne ombrava la parte alta e quasi ne sottolineava ogni nervatura; poi, spinto da un impulso finora ignoto, si chinò e gli vellicò un capezzolo con la punta della lingua, prima di risucchiarlo fra le labbra e succhiarlo teneramente. Lorenzo gemette, arcuando la schiena, mentre Rino passava ad ...
    ... occuparsi dell’altro.
    
    In quel mentre, gli giunse l’effluvio ambrato della vicina ascella. Allora rivolse la sua attenzione all’incavo piumoso, da cui si sprigionava un profumo così coinvolgente. Gli sollevò leggermente il braccio e rimase ad ammirare l’incavo profondo; sfiorò con le dita la peluria umida, poi immerse il volto in quello scrigno misterioso e si beò della fragranza asprigna, annusandola a pieni polmoni.
    
    Per la prima volta nella sua vita stava esplorando il corpo di un uomo, il corpo dell’uomo che aveva appena scoperto di amare e ogni suo particolare, le forme, le linee, gli odori, erano per lui una sorpresa entusiasmante. Ed era appena agli inizi!
    
    Mentre Lorenzo, in preda a mille emozioni, seguiva ogni sua mossa con occhi adoranti, Rino gli si tolse di dosso, scese dal letto e gli si accosciò ai piedi, slacciandogli le scarpe e sfilandogliele assieme ai calzini. Gli carezzò, quindi, i piedi nudi, portandoseli alle labbra e baciandoli, prima uno e poi l’altro, e infine si rialzò: era giunto il momento.
    
    Si chinò e con le mani tremanti gli sbottonò i pantaloni; fece un lungo respiro e prese a sfilarglieli… lentamente… lungo le cosce snelle… oltre i ginocchi… oltre i polpacci torniti, fino a toglierglieli del tutto e gettargli da una parte senza troppi complimenti. Ora Lorenzo indossava solo gli slip, sformati, imbrattati e ancora bagnati della precedente sborrata, e sotto i quali era spudoratamente evidente il massiccio profilo del cazzo duro.
    
    Rino ebbe ...
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