Moglie confessa......continua la nostra perversione.
Data: 28/08/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: deriva1968, Fonte: Annunci69
... Forse non ero mai stato così volgare.
Gli misi una mano nelle mutande, era fradicia!!
Lei si girò di scatto e mi disse “se è così che tu mi vuoi, così sarò”, mi slaccio in pantaloni ed estrasse il mio pene, lo prese in mano e continuò “si mi piacciono gli uomini e mi piace il cazzo”, io le dissi di continuare, “non ti ancora detto che Remo aveva un pisello enorme e che me lo sogno tutte le notti”. A quel punto la mia eccitazione era al massimo, la spogliali strappandole i collant.
Le penetrai con una violenza mai vista, prima nella posizione del missionario poi da dietro, lei venne urlando. Lo tirai fuori, le allargai i glutei e iniziai a infilarlo nell'ano. Lei si ritrasse, io la bloccai le dissi i tono perentorio di stare ferma. Lubrificai il passaggio con un po’ di saliva e lo infilai, lei urlò. Stetti fermo qualche secondo, poi iniziai a muovermi, prima piano , poi iniziò la cavalcata. Fu stupendo!! Venni distrutto e anche a lei piacque. Ci abbracciammo commossi, ci amavamo ancora. Forse, anzi sicuramente più di prima.
Iniziammo a vivere come neo fidanzati. Mi sentivo benissimo e praticamente quasi tutte le notti facevamo sesso. Ovviamente sempre arricchito dai suoi racconti. Spesso quelli relativi alla sua vita sessuale prima di incontrare ma soprattutto quello relativo alla sua trasferta Padovana aggiungendo dettagli “sull’arnese” di Remo: non lungo ma grosso e particolarmente “rugoso”. Non vi dico questi dettagli che eccitazione mi portavano. Arrivammo ...
... anche a portare il notebook sul comodino per vedere le foto di Remo sulla sua pagina Facebook. Inoltre non mancava mai di raccontarmi di situazioni in cui riceveva sguardi o apprezzamenti, in particolare durante le sedute con un suo paziente trentenne.
Passarono circa sei mesi e pensavo che ormai “il nostro modo di piacerci” fosse collaudato e definitivo. Poi successe che mi raccontò che un suo paziente durante una seduta, mentre lei si era alzata per ricevere una telefonata inderogabile, le aveva fatto una foto. Lei era in piedi di fronte alla finestra e dava le spalle al paziente, ma dal riflesso del vetro l’aveva visto.
Ovviamente io mi eccitai, le dissi che sicuramente il tipo si sarà eccitato “in privato” riguardandosi il suo culetto e le sua gambe. La sua patatina grondava, era veramente una super porca. Per diversi giorni fantasticammo su questo fatto. Lo rivide diverse volte, non successe nulla di particolare ma vidi che lei era un po’ tesa. Una sera mi disse che non poteva andare avanti così. Durante le sedute con questo paziente lei aveva la testa altrove, non riusciva più a seguire il filo logico della terapia perché, pensando alle nostre fantasie si eccitava. Si eccitava talmente tanto che quando il paziente usciva doveva cambiarsi le mutandine da tanto erano bagnate. Mi disse che non poteva andare avanti così. Io pensai fosse uno sfogo momentaneo, allungai le mani sulle sue cosce ma lei mi disse che quella sera non aveva voglia. Pensai di lasciare passare ...