1. A 15 anni fu la mia prima volta. (3' parte)


    Data: 10/01/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Stalio, Fonte: Annunci69

    ... portato a fare pompini o se sono io che ti faccio un effetto particolare."
    
    "Tu mi fai effetto...questo è sicuro."
    
    "Bene, sono contento. Ed ho fatto bene a sceglierti."
    
    "Sei stato tu? Non Elio?"
    
    "Macché...te l'ho detto, era già da tanto che mi facevi sangue. Se non sarebbe stato oggi, ti sarebbe toccato un'altro giorno."
    
    "Uhmmmm...allora ti piaccio veramente...che bello."
    
    Osservai il suo cazzo moscio, ma che lentamente si stava rinvigorendo...allungai una mano, lo scappellai, accarezzai il buchino, ottenendo per reazione un'impennata immediata, e cominciai a segarlo.
    
    "Troietta che non sei altro...scommetto che lo vuoi nel culo."
    
    Me lo strofinai sulla faccia, lo baciai sulla cappella, poi: "Secondo te?"
    
    "Spogliati dai, ti voglio nudo."
    
    In un attimo tolsi tutto, ed in automatico mi misi alla pecorina pronto a riceverlo.
    
    "Aspetta, prendilo ancora in bocca."
    
    Mi ero scordato che lui, prima di mettermelo nel culo, voleva sempre che glielo prendessi per qualche minuto in bocca. Cercai di farmi perdonare, a modo mio.
    
    Fu lui, dopo un pochino, a tirarmelo fuori dalla bocca : "Fermo, fermo...mi stai facendo morire."
    
    Avrei voluto succhiarlo ancora, ma mi consolò il pensiero che mi stava nuovamente per trapanare.
    
    Mi misi ...
    ... alla pecora, lui si posizionò dietro di me, e mentre con le due mani tenevo le chiappe aperte, puntò il buco ed entrò subito. Sentii ancora quella fitta di dolore, ma immediatamente attenuata dal calore che mi invase in ogni cm del mio corpo, quando lui cominciò a pompare.
    
    Col senno di poi, credo che poche altre volte, nella mia vita, abbia sentito quelle sensazioni che provai con quell'amplesso.
    
    Lui mi scopava, io gemevo, mi contorcevo dal piacere, urlavo, gemevo, le dita ficcate nel terreno.
    
    Veramente... non saprei dire quanto durò, certamente più di mezz'ora, in cui io ebbi tre orgasmi, e lui, mi confessò dopo, ne respinse almeno due.
    
    Capitolò quando io mi inventai di stringere i muscoli anali intorno al suo cazzo, come quando si trattengono le feci. In pratica stringevo l'uccello in una morsa, e lui non seppe resistere e mi inondò le visceri. Sentii chiaramente la sborra calda invadermi dentro. Una sensazione unica.
    
    Ci ritrovammo sdraiati in mezzo all'erba, sudati, col fiatone, ma felici.
    
    Io e Roby, nei giorni, nei mesi e negli anni a venire, continuammo a frequentarci. Anche quando entrambi ci fidanzammo con le ragazze che poi sarebbero diventate le nostre mogli.
    
    La magia c'era sempre...ma non fu mai più come quel primo giorno.
    
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