Riscoprirsi
Data: 13/01/2018,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Lesbo
Dominazione / BDSM
Autore: GraceGrey, Fonte: RaccontiMilu
... presente. E� la terza volta che ripete l�esame.��Professore i-��Shh.� Mi zittì con un gesto della mano, soffermando lo sguardo sullo scollo della mia maglietta.Una t-shirt rossa strizzata fino alle mie tette.Un rossetto rosso che incorniciava la mia bocca a cuoricino.Quei leggins strizzati fino alla passerina.Doveva per forza farmi passare quell�esame, mi ero dovuta addirittura cambiare in macchina per non farmi vedere da mio padre uscire così da casa.�Poteva venire prima, Signorina. Richiedere il ricevimento prima dell�esame, per colmare le� lacune che ha avuto all�esame.� Deglutì, posando i fogli sulla scrivania e puntando lo sguardo sul mio. �Ma ora� il prossimo appello è per la sessione estiva. Mi dispiace, Signorina.��Non posso dare l�altro esame, senza aver passato questo. E non posso aspettare la sessione estiva. Non posso� rifarlo.� Scoppiò a ridere, ma una risata livida. Si umettò le labbra, e si alzò lentamente. Dopo pochi passi nella sua parte, si spostò dietro la mia poltrona.�Signorina Paolini, parliamoci chiaro: non è possibile ridare l�esame di Analisi.� Posò piano le mani calde sulle mie spalle nude, facendole arrivare fino al collo. E poi di nuovo giù. E su. �Però, potrebbe senz�altro dare un altro tipo di esame. E se lo passa, vedrà che glieli farò passare entrambi.� La mia schiena si era drizzata, ma ero ammutolita.Le parole di Celeste rimbombavano nella mia testa continuamente: non mi ha toccata. Solo qualche occhiatina, e sono andata via con ...
... quel venti.Perché con me le occhiatine non bastavano?Non potevo.C�era Marco che mi aspettava, e non ero mai stato con un altro uomo se non con lui.�Sarà semplice, signorina Paolini. Molto semplice.� Strinse forte le mie spalle, e girò la sedia con me sopra verso la sua direzione. Ora, ero a pochi centimetri dal suo pantalone elegante, notando effettivamente il rigonfiamento.Iniziò da solo a slacciarsi la cintura, freneticamente.No, Sara. Non puoi farlo.�No, Professore!� Non feci in tempo ad alzarmi, che mi aveva fatta risedere con forza.�Eh no, puttanella. Non puoi entrare nel mio ufficio vestita da troia, ed andartene così. Ora, fai quello che ti dico.� Il suo bacino si avvicinava sempre di più: ormai ero placcata tra lui e la scrivania dietro la mia sedia.�Succhiamelo.� Si tirò giù i boxer, ed io allargai gli occhi.Quello che mi si presentava davanti era il cazzo più grande che io avessi mai visto, il doppio di quello di Marco.Lungo, ciotto e venoso. Rimasi a fissarlo per un po�, ammaliata.�Ti piace, eh?� Me lo sbatté senza premure su una guancia, per poi tirare i capelli dalla cute e portando la bocca verso il suo cazzo. �Apri quella bella bocca da pompinara che ti ritrovi, tesoro.� Impallidii per quel linguaggio sporco, che nessuno mai aveva usato con me. Come in trance tirai fuori la lingua, leccando delicatamente l�asta. Aveva un sapore acre, di uomo. Diedi un�altra leccata veloce, aspirando quel profumo.�No, troietta. Me lo devi succhiare. Apri la bocca.� E la aprii ...