1. Complice il torrente


    Data: 19/03/2020, Categorie: Gay / Bisex Tue Racconti Autore: Dapper, Fonte: RaccontiErotici-Club

    ... cazzo che si gonfiava.
    Vuoi che ti metta un po’ di crema sulle spalle? Chiese, le hai un po’ arrossate.
    Si grazie risposi.
    La crema era fresca in confronto alla temperatura della mia pelle e quando me la mise sulle spalle mi si accapponò la pelle. Sentire le sue manone su di me mi eccitarono, nonostante avesse delle mani e dita enormi il suo tatto era lieve e accortosi che apprezzavo scese fin sui glutei a spalmarmi.
    Ti piace? Me lo chiese con voce bassa avvicinandosi con la bocca vicino all’orecchio.
    Si molto risposi.
    Così si unse ancora le mani e iniziò a massaggiarmi fuori e dentro le natiche fino a solleticarmi l’ano. Non glielo avrei mai permesso se non fosse stato così delicato, ma era bravo e oltretutto mi piaceva.
    Hai un culetto meraviglioso disse a bassa voce nell’orecchio continuando ad  accarezzarmi, hai un buchino delizioso e prese a sfioramelo con i polpastrelli. 
    Io in silenzio lo lasciavo fare fino a che si fermò, lo vidi prendere qualcosa dallo zaino e metterlo sulle mani, poi sentii la punta del suo dito premere sullo sfintere e viste le dimensioni delle sue dita, irrigidendomi gli dissi: che fai? 
    No, non preoccuparti, ho messo della crema che apposita, non sentirai alcun male ma se ti da fastidio me lo dici e smetto d’accordo?
    Va bene risposi, mi fido ma fai piano.
    Prese a spalmarmi l’ano con una crema che mi dette una sensazione di frescura, prese a massaggiare tutto intorno all’ano, poi si soffermò sopra e dopo averlo ripetutamente ...
    ... accarezzato dandomi piacere lo sentii premere dolcemente fino a che lentamente lo sentii entrare dentro. 
    Ebbi la sensazione che mi fosse entrato un gelato nel culo tanto era fresco e glie lo dissi.
    Si rispose, come ti dicevo è crema lenitiva alla menta, serve per alleviare il dolore a chi soffre di emorroidi oppure per questo scopo, non hai sentito dolore vero?
    No risposi, solo un po’.
    Sentirmi l’ano fresco non era male, ma non mi disse che aveva anche la funzione di renderlo insensibile per circa il 70% e quindi non mi fece male quando infilò dentro il secondo dito che insieme all’altro sentivo ruotarmi dentro procurandomi piacere.
    Si avvicinò di nuovo all’orecchio e mi chiese se mi piaceva.
    Si risposi, non credevo fosse così.
    Con la voce arroccata dalla voglia mi sussurrò nell’orecchio: Vuoi che proviamo col mio.
    Ma sei matto risposi, è enorme.
    Mostrandomi l’altra mano mi fece vedere le dita e mi disse che me ne aveva messe tre dentro senza che sentissi dolore. Proviamo, se non dovessi sentirtela basta che me lo dici e smetto immediatamente: proviamo?
    Con quel suo modo di fare non riuscivo a dirgli di no e accettai pregandolo di fermarsi nel caso glie lo chiedessi.
    Tirò fuori le dita, con la saliva si inumidì la cappella e mi fece mettere a pecora, poi si mise dietro e mentre con una mano mi teneva aperte le chiappe quel tanto che bastava, con l’altra mi puntò il cazzo sull’ano.
    Sentire la grossa cappella sull’ano mi provocò un brivido e quando un attimo dopo lo sentii ...
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