1. Complice il torrente


    Data: 19/03/2020, Categorie: Gay / Bisex Tue Racconti Autore: Dapper, Fonte: RaccontiErotici-Club

    ... non c’è nessuno anch’io mi spoglio, hai mai provato?
    No risposi, e neanche lo farei. 
    Neanche se fossi qui da solo?
    Non lo so, non ci ho mai pensato dissi.
    Be se dovesse capitarti l’opportunità ti direi di provare, male che vada se dovesse avvicinarsi qualcuno ti metti il costume.
    Catturai altri due Barbi e lui col guadino mi aiutò entrambe le volte a tirarli fuori dall’acqua.
    Bravo vedo che ci sai fare coi pesci disse, li tratti davvero con molta delicatezza bravo.
    Non risposi perché dal tono che aveva usato poteva anche essere una frase a doppio senso e visto che mentre lo diceva lo aveva tirato fuori e si era messo sulla riva a pisciare, non potei non vederlo, era poco distante da me e che quando finì invece di rimetterlo dentro continuava a scuoterlo.
    Con la coda dell’occhio vidi che gli si stava ingrossando, mi voltai e lui mi mostrò il cazzo ormai in tiro, era una bestia.
    Ti piace? Anche il mio non è male no?
    Mi vergognai del fatto che non fossi riuscito a distogliere lo sguardo dal quel coso, mi ero come incantato.
    Capì il mio disagio e vedendomi vicino chiese, quasi porgendomelo, se volessi toccarlo.
    Senza rispondergli chiusi la canna, misi l’occorrente nella cassetta e una volta chiusa la presi e mi diressi alla macchina.
    Ero turbato perché non mi aspettavo una cosa del genere, misi il tutto nel baule e mentre salivo a bordo mi disse: ricordati, il mercoledì è la giornata ideale per pescare un bel pescione, vieni, vedrai che non te ne pentirai.
    Senza ...
    ... degnarlo di un saluto misi in moto e partii.
    Lungo il tragitto non feci altro che pensare a quanto fosse stato sfacciato, e ripassando a memoria l’episodio di quando mi aveva chiesto se volessi toccarglielo ricordai che ebbi come una scossa al basso ventre e sentii che mi si stava indurendo.
    Passarono un paio di giorni e non riuscivo a togliermi di mente quella scena di lui che si faceva vicino con il suo arnese e mi chiedeva di prenderglielo in mano, ogni volta seppur vergognandomi mi accorgevo di eccitarmi.
    Una parte di me provava ripulsione al solo pensarlo mentre l’altra ne traeva piacere. 
    Arrivato il Mercoledì però d’istinto presi il cellulare e chiamai in ufficio avvisando che quel giorno mi sarei presa la giornata libera per un impegno imprevisto. 
    Quando chiusi la telefonata mi accorsi di accorsi di avere l’adrenalina a mille e il cuore aveva accelerato i battiti, mi guardai allo specchietto e mi accorsi di avere le guance color porpora ma ormai avevo deciso. 
    Tornai a casa e mi cambiai, presi uno zaino ci infilai il necessario per poter prendere il sole e andai nel box a prendere l’occorrente per la pesca. 
    Arrivai poco prima di mezzogiorno, parcheggiai nel posto della volta precedente, ero solo non vi erano altre auto.
    Visto che non c’era nessuno mi recai nel posto dove il Sabato precedente mi ero fermato e dove c’erano i gay, arrivato preparai l’attrezzatura, mi spogliai rimanendo in costume e presi a pescare.
    Erano già passate due ore e di pesci manco ...
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