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dana femmino sottomesso
Data: 20/04/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: zebdana, Fonte: RaccontiErotici-Club
... avrebbe preso quella notte stessa mi ero clisterata, unta, profumata. Avevo messo i campanellini ai capezzoli e alle palle. Poi mi ero messa una tunichetta trasparente di garza che proprio faceva vedere tutto. Dal vestito spuntavano le punte dei capezzoli grossi come ciliegie e in basso fra le gambe la punta del clitoride con la sua tonda cappella su una bananina. La cena fu tranquilla le mani di marco ce distrattamente mi sfioravano mandandomi brividi in tutto il corpo. Mi sarei fatta prendere sul tavolo se lui avesse voluto. Quando ci salutammo ero così eccitato che il mio cazzo pardon chito si drizzò di colpo e sborrai sullo zerbino Devenni tutta rossa ma marco disse solo brava vieni da me domani che ci sposiamo. Il desiderio del suo corpo non mi fece dormire e la mattina già alle otto la mamma venne per prepararmi. Avevo tutto chiaro in mente quando mi avvicinai alla sua porta. L a mamma aveva scelto una mise abbastanza casta di gusto orientale. Anelli d’ oro alle palle oro ai capezzoli un anello massiccio intorno alla cappella così che il Clito non riusciva a stare dritto. Nel culetto un tappo in oro con agata regalo delle amiche di mamma. Fattelo togliere da lui. Alle caviglie bracciai alla schiava che una catenella congiungeva agli anelli delle palle in modo che facessi passettini brevi e dolorosi da verginella. Nell’ombelico una brosce. Mi aveva anche laccato le unghie dei piedi con smalto rosso scuro e i capezzoli con henne per renderli rossi. Mi avvicinai ...
... alla sua porta e attesi. Suonai e prima che aprisse mi inginocchia in posizione di schiava sottomessa. Aprì ed era tutto nudo. Ammirai il viso fiero gli occhi azzurri il sorriso perfetto, il torace ampio i fianchi snelli e già ero eccitata. Poi vidi il suo membro. grosso e nodoso come il tronco di un alberello e sotto due grandi testicoli come quelli di un toro. Senza perdere tempo gli dissi che ero lì per diventare la sua schiavetta Lui mi dette uno schiaffetto. Con dolcezza mi spogliò e le sue mani grosse e forti passarono sul mio corpo lasciando una scia di piacere. Quando fui completamente nuda di fronte a lui, mi chiese chi sei Zeb risposi, no mi diede uno schiaffetto chi sei? sono Dana il tuo femminuccio puttanelloe . La tua troietta puttanella che vuole essere sverginata e diventare tua sciava. “Lo sai che diventare schiava vuol dire obbedire senza discutere i miei ordini e che il tuo corpo esisterà solo per il mio piacere? Dissi solo si Allora mi portò nella camera da letto. Improvvisamente ebbi paura. Lui capì e dolcemente accomodatosi su una grande poltrona mi fece sedere sul suo grembo. Mi girò in modo che potessi toccare il suo membro e piano piano mi mise un dito nel culetto finché sentii l’anello del buchino rilassarsi e permettere l’entrata. anche al secondo dito. Bastò poco che eccitata venni nella mia mano e leccai via con gusto la mia broda la broda. Intanto l’altra mano mi toccava le tettine e il Clito. Quando fui rilassata mi rimise in piedi e vedendo i ...