1. Il boschetto dei porcelli


    Data: 26/04/2020, Categorie: Prime Esperienze Tue Racconti Autore: Fabrizio D.L. Novo, Fonte: RaccontiErotici-Club

    ... sedimentassero nel mio inconscio.
    Così, eccoci qua. 
    
    Mi trovo vagamente a disagio ad iniziare ed anche un po' intimorito.
    Ma ormai è fatta.
    
    Non so quando iniziò tutto, non so quando le mie pulsioni sessuali iniziarono a venire a galla, ma ero davvero molto piccolo. Ho vaghi ricordi di giochi molto spinti con mia cugina che ha la stessa mia età, di quando ero all'ultimo anno di asilo. Ricordo che mi toccavo, e mi masturbavo (in modi particolarmente complessi, tra l'altro) fin da allora. Ricordo che mi piacevano le cose “sporche” come leccarle i piedi o infilarmi oggetti nel sedere.
    Mi vien da ridere, ma ero proprio un depravato...
    Tant'è che immagino l'imbarazzo dei miei quando mi trovavano sul divano, disteso a strusciarmi. Mi dicevano di smetterla ed io rispondevo di aspettare un attimo che dovevo finire.
    Ricordo quel tipo di godimento. No, non erano orgasmi veri e propri era come... come masturbarsi e sul più bello arrivava una scossa piacevole e tutto finiva.
    Chiaramente, potevo farne una decina al giorno, perché, non venendo mai, non arrivava mai quella sensazione di sfinimento o il rincoglionimento che invece sarebbe venuto non appena la pubertà portò con se l'eiaculazione.
    
    La mia situazione di arrapato era pressoché continua anche se non interferiva con la mia vita. Semplicemente, quando ne avevo voglia, mi toccavo. Indifferentemente dal momento o dal luogo.
    Pian piano, però, capii che non potevo toccarmi davanti agli altri e che non si potevano ...
    ... fare i giochi sporchi con la cugina (che chiaramente continuarono di nascosto comportandone l'aumento di desiderio della “pratica proibita”.)
    
    Poi, arrivò la pubertà, portando con se ondate ormonali, che nel mio caso traboccarono in pippe ad oltranza e conseguente rincoglionimento perenne.
    Nel corso degli anni, la mia confusione sul lato sessuale divenne pressoché totale. Mi innamoravo con facilità di ogni bambina che incontravo e qualcuna “giocò” anche con me ai miei giochi porcelli, ma erano sempre incontri spot e mai con bambini della mia zona. 
    Inoltre, in maniera sempre occasionale, avevo trovato che anche a “giocare” con i maschi mi piaceva molto. Così finii per non capire bene le cose. Amavo le vagine e le piccole tettine, ma in egual misura mi attiravano i piselli. Mi piaceva quando facevamo gli spadaccini, mi piaceva sentire un altro pisello sul mio e su tutte, mi piaceva mettermeli in bocca. La trovavo una cosa oltremodo spinta, ma vedevo che anche a chi lo facevo, piaceva assai.
    Non ho mai prestato particolare attenzione, ad essere sincero, a capire cosa mi piacesse. Se fossi o meno gay o altro. No. Quando trovavo da giocare e il mio compagno o compagna di giochi si spingeva oltre, io semplicemente “ci stavo”.
    
    In terza elementare, mi trasferii, a seguito di alcuni problemi familiari, a casa dei nonni, in uno sperduto paesino in campagna nel nordest. Fu un grosso trauma per un ragazzino che veniva dalla città, ma si sa, i bambini hanno una forte dote di ...
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