Gli sposini della porta accanto
Data: 13/01/2018,
Categorie:
Etero
Autore: benves
... automobile.
Intanto in tutta la casa regnava il silenzio, da questo dedussi che i miei avevano finalmente spento il televisore e se ne erano andati a dormire.
Anche dalla stanza accanto non giungeva alcun suono, e se invece fosse stata proprio la coppietta di sposini a generare quel rumore?
Magari la testiera del letto che sbatteva fragorosamente contro la parete mentre più irruenti del solito si lasciavano andare alla foga amorosa, ed ora se ne stavano lì silenziosi ed ammutoliti in attesa che io mi riaddormentassi per poter riprendere le loro effusioni?
No totalmente assurdo, o se l’avessero fatto di proposito per attirare la mia attenzione?
Ancora più assurdo ed inconcepibile, intanto al di la della parete il silenzio era totale.
Decisi di smetterla di arrovellarmi il cervello con le mie insensate elucubrazioni, e mi girai e rigirai nel letto, quasi volessi scacciare in quel modo ogni pensiero dalla mia mente, con l’intento di riprendere sonno.
Quando cominciavo nuovamente ad assopirmi, il rumore si fece risentire, questa volta però non ebbi più alcun dubbio, lo sentì distintamente proveniva da sopra la mia testa.
Qualcuno nell’altra stanza, aveva bussato alla parete, io mi rizzai a sedere sul letto, avevo tutti i sensi tesi e pronti a cogliere anche il minimo rumore.
La sonnolenza e la stanchezza che avevo avvertito sino ad allora erano svaniti d’incanto, al loro posto era subentrato un senso di elettrizzante curiosità.
Rimasi in attesa ...
... immobile per qualche minuto che mi sembrò un’eternità, avvolto com’ero nel buio più completo a fissare ciecamente la parete che mi stava di fronte, fino a quando udì un leggero bisbiglio.
Devo ammettere che il suono inaspettato di quella voce proveniente dal muro, sommersa nelle tenebre, mi fece accapponare la pelle, era una voce profonda, calda, maschile che in un sussurro mi disse: ” So benissimo che mi stai ascoltando, che ci hai sempre ascoltato, perché siamo stati noi a volere che così fosse, ci eccitavamo eccitandoti capisci?
Ora però questo nostro gioco, rischia di diventare troppo monotono e ripetitivo, che ne dici di ravvivarlo un po’?
Vieni da noi ora, ti spiegheremo come fare”.
Sbigottimento e stupore, fu quanto provai nell’udire quelle parole, che costituivano la prova che tutto quello che avevo pensato, immaginato, tutte le mie congetture, non erano frutto della mia fantasia, o di una morbosa fissazione, come ero stato indotto a credere, ma la realtà dei fatti. L’aspetto però più sconvolgente consisteva nell’invito, così allettante, volevano che io andassi da loro, subito, quella notte stessa, solo all’idea mi sentivo svenire.
Passato il primo momento di euforia, tutte queste emozioni cominciarono a vacillare sotto il peso dei dubbi.
Approfittando di questa momentanea incertezza, prese il sopravvento Mister Razionalità, sentì la sua voce sottile e pungente farsi strada nella mia testa divenendo sempre più forte e penetrante, dicendomi: Quanto sta ...