Gli sposini della porta accanto
Data: 13/01/2018,
Categorie:
Etero
Autore: benves
... inturgidirsi, fino a formare una vistosa protuberanza nei pantaloni del pigiama.
Provai un misto di eccitazione e imbarazzo quando vidi il suo sguardo posarsi su quel rigonfiamento che avevo in mezzo alle gambe, alla vista del quale le sue labbra si distesero in un sorriso compiaciuto, mi guardò negli occhi con fare allusivo e mi invitò ad entrare.
Io un po’ titubante, disorientato da quel repentino ribaltamento della situazione, entrai, lei chiuse la porta e mi disse di seguirla.
Feci quanto mi aveva detto senza riflettere, come un automa, ero completamente frastornato dal precipitoso evolversi degli eventi, anche se a dire il vero più che seguire lei seguivo, quasi ne fossi stato ipnotizzato, il conturbante ondeggiare del suo invitante culetto, accompagnato dal lieve fruscio della camicia da notte.
Attraverso il piccolo corridoio mi condusse in camera da letto.
La stanza era illuminata a giorno da un bellissimo lampadario, appeso al centro del soffitto, ornato da una miriade di gocce di vetro, che irradiavano per tutto l’ambiente mille riverberi e luccichii.
Su un lato era situato un grosso ed imponente armadio in laccato bianco, tutto specchi, in cui si rifletteva un raffinato letto matrimoniale con rifiniture in ottone, su di esso era disteso supino suo marito, completamente nudo.
Il suo fisico tozzo e robusto, il petto villoso, e il cazzo già eretto, mi fece pensare stranamente ad un toro pronto per la monta.
Alla vista di tutto questo, la ...
... frastornante confusione che era in me si dissolse come neve al sole, cedendo il posto alla più sfrenata, conturbante ed elettrizzante eccitazione.
Mentre ero preso nel vorticoso turbinare di simili sensazioni, lei, che mi si trovava ancora davanti, si girò e mi disse: “Come vedi ti stavamo aspettando, ora accomodati, quello è il tuo posto”.
Così dicendo, indicò una poltroncina rossa situata ai piedi del letto, di cui prima non mi ero neanche accorto, tutto quindi già programmato, fin nei minimi dettagli.
Mi sedetti su di essa, preparandomi ad assistere al libidinoso spettacolo che la giovane coppia voleva offrirmi.
Lei, infatti, non perse tempo, la vidi avvicinarsi con un ancheggiare suadente al letto, il suo sguardo voglioso focalizzato sul cazzo del marito, e con un gesto carico di sensualità sfilarsi la camicia da notte lasciandosela scivolare sofficemente ai piedi, rimanendo completamente nuda, ed io potei ammirare quel corpo perfetto in tutta la sua affascinante bellezza.
Poi si accovacciò accanto al marito, gli afferrò il cazzo, massaggiandoglielo dolcemente in un lento ed estasiante su e giù, strofinandoselo sul viso, sulle labbra, inumidendolo, baciandolo. Lambendogli la cappella con dei rapidi ma intensi colpi di lingua, succhiandola, infilandosi tutto il cazzo sempre più a fondo nella sua famelica bocca.
Mentre faceva quel succulento pompino al marito, il suo sguardo intenso, felino era fisso su di me, sul mio cazzo ormai duro.
Era come una tigre ...