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La Coinquilina cap.19
Data: 15/01/2018, Categorie: Etero Autore: Saretta
... troppo poco abbronzato. Decise di memorizzare quell’odore prima di depositare le sue mani suoi suoi seni ancora semicoperti. Li palpò con delicatezza passando leggermente il dorso sui suoi capezzoli per sentire quanto stessero diventando duri. Sara iniziò a mugolare di piacere quando sentì morderseli con i denti e cercò con foga il sesso del suo coinquilino ancora represso nei pantaloni. Dedicarono un tempo che ad entrambi parve infinito a quella sessione di petting, fino a che Sara non si alzò per mettersi a cavalcioni su di lui. Fu la miglior mossa che potesse fare. Gustavo inclinò leggermente la testa verso destra per dare tregua a quei capezzoli ormai infuocati e vide con estrema soddisfazione lo specchio davanti al divano. Sollevò la canottiera di Sara per gustarsi meglio la visione del suo culo aperto. Lo accarezzò per spiare le sue mani, come si muovevano, come afferravano le sue natiche. Le dette uno schiaffo facendola sussultare e notò subito l’arrossamento nel suo gluteo, ingigantito ancora di più dalla sua pelle bianca. A quella visione si sentì estremamente eccitato e con una mano iniziò a masturbarle il clitoride con la punta del suo pene. Vedere come Sara si contraesse per il piacere attraverso lo specchio era estasiante. Con un unico movimento, delicato ma deciso, la penetrò per ricevere dallo specchio quello che voleva vedere: il suo pene entrare ed uscire dalla sua vagina carnosa e umida che sprigionava umori lungo tutte le sue cosce. Dovette distogliere lo ...
... sguardo per non venirle dentro e per non interrompere quel rapporto che stava dando estrema soddisfazione ad entrambi. Sara cercò le sue labbra per baciarlo e capì che il suo partner era distratto da altro. Si voltò e vide lo specchio, del quale, in preda al suo piacere, si era totalmente dimenticata. Sorrise. “Ti piace guardarti attraverso lo specchio?” “Mi piace guardarci...” le confessò senza pudore. “Allora questo ti farà morire”. Interruppe dolcemente quella penetrazione e si girò dando le spalle a Gustavo. Si tirò lentamente fuori entrambi i seni dalla canotta, guardando lo sguardo del suo coinquilino che non si perdeva un secondo. Poco dopo si sedette su di lui riprendendo il rapporto. “Ecco, adesso non devi distrarti...Guardami Gus”. Non se lo fece ripetere due volte. I movimenti su e giù di Sara gli erano più che sufficienti per alleviare la sua erezione. Iniziò quindi a concentrarsi sul suo corpo in preda agli spasmi. I suoi seni ballonzolare per i suoi movimenti, le sue lunghissime gambe muoversi con ritmo. Le divaricò leggermente e le aprì le grandi labbra con due dita, osservandone l’interno bagnato e succoso. Vide il suo clitoride duro e gonfio e ricominciò a stimolarlo. Concentrò il suo sguardo sul volto di Sara deliziosamente volgare a causa delle smorfie di piacere. I suoi occhi socchiusi, la sua bocca che si apriva ad ogni impulso tattile. “Fammi vedere come godi….” Gustavo si sorprese un po’ per quell’oscenità detta ansimando. Ma Sara recepì senza batter ...