Un Mondo Spietato - Capitolo 2 - Il Dravor
Data: 16/01/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Koss
Zuna era la figlia ventenne di una rowna, una delle tre che all’inizio lo erano diventate con Koss e che era ancora tale, il nome del padre non si seppe mai. Zuna era entusiasta di poter seguire le orme della madre, a diciotto anni era entrata nell’esercito ed aveva già raggiunto il grado di karsna. Koss l’affascinava, ma all’inizio della loro relazione aveva soprattutto pensato che le potesse fare comodo. Zuna era chiara di carnagione, ma i capelli erano corvini e lunghi fino alla spalla, era robusta, ma non molto alta, aveva occhi grandi e neri, con un seno grande e sodo, il corpo era allo stesso tempo muscoloso e sinuoso. Muscolose erano le gambe, in particolare i polpacci, ma aveva le cosce ben tornite, aveva la schiena dritta, ma il petto era generoso, il viso era spigoloso, ma la bocca carnosa. Questi piacevoli contrasti avevano acceso l’interesse di Koss, che non aveva nessun desiderio di trovarsi una compagna stabile, ma che invece, lentamente, si era lasciato irretire da quella giovinetta. La rowna approvava la relazione della figlia e vedeva una eventuale e stabile unione di buon occhio. Il quadro che si presentò agli occhi di Zuna quando mise piede nello studio di Koss era abbastanza arrappante, ma tale da suscitare la gelosia della karsna. Saa era inginocchiata tra le gambe del suo padrone che stravaccato in poltrona si stava godendo il portentoso pompino della sua schiava. Saa ci metteva tutta se stessa ed era molto brava. La sua bionda testolina andava su e ...
... giù sulla verga di Koss instancabile e devota, la sua lingua guizzava sul palo di carne stimolando Koss con grande perizia. Le sue mani non erano inattive, ma senza posa si muovevano sulle cosce del padrone e quando era il caso massaggiavano lo scroto. Le sue bianche tette si agitavano ed accarezzavano pure loro dolcemente le gambe di Koss, e Koss godeva, sì la sua schiava in quei mesi gli era mancata ed ora si stava rifacendo. Zuna avvampò di eccitazione e di gelosia. Come una furia si avventò sui due, fece rotolare la schiava sul pavimento senza più curarsi di lei e guardando l’amante negli occhi lentamente si sollevò il vestito nero che contrastava piacevolmente con la sua pelle candida e si tolse le mutande, poi sempre lentamente senza dire una parola afferrò la verga dell’amante stringendo violentemente. Koss s’irrigidì ed ebbe un attimo di paura, stava per reagire, ma lei gli sorrise ed allora l’uomo si distese, però rimase guardingo. Non era la prima volta che la sua amante si dimostrava violenta nei suoi confronti, fino a quel momento era stato piacevole, ma non si sapeva mai dove l’istinto sadico poteva condurla, a lui poteva anche andar bene, purché il tutto avvenisse sotto il suo controllo. Zuna poggiò le ginocchia sul bordo della poltrona e si calò sull’asta dell’uomo, la sua vulva aperta e spalancata accarezzò e si fece accarezzare dalla cappella dell’uomo che ora rischiava di venire senza neanche averla penetrata. Zuna strinse e Koss riprese il controllo di se ...