Un Mondo Spietato - Capitolo 2 - Il Dravor
Data: 16/01/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Koss
... raggiungere l’orgasmo nello stesso tempo in cui avrebbe fatto godere il padrone. Ci riuscì mirabilmente, non per nulla era una delle migliori schiave, se non la migliore, del Dravor. Quella del Dravor era essenzialmente una società rurale, con diverse cittadine sparse per l’impero che avevano funzioni amministrative per il territorio circostante e nelle quali si concentravano le attività commerciali ed artigianali. Non vi erano industrie vere e proprie, anche se vi erano aziende di trasformazione con diverse centinaia di schiavi che trattavano le più svariate materie prime e qualche miniera che poteva contare anche un migliaio di schiavi. La mancanza di energia e di tecnologia impediva che l’industria si sviluppasse ulteriormente ed il governo del Dravor era attento a che venisse mantenuto lo status quo. Kuanta sorgeva nell’estremo sud, sul mare non lontana dall’antica Città del Capo che ormai era un cumulo di rovine. Kuanta in quel momento contava centomila abitanti tra dravoriani e schiavi, con una leggera prevalenza di questi ultimi, circa sessantamila. Gli schiavi che vivevano nella capitale lavoravano essenzialmente come domestici o per l’amministrazione locale e del Dravor, ma non pochi lavoravano negli esercizi commerciali o professionali dei loro padroni. Quelli che lavoravano per l’amministrazione svolgevano tutti i lavori più umili, come gli uomini e le donne delle pulizie nelle strade e nei palazzi del Dravor, ma non pochi, quando erano dotati di discreta cultura, ...
... ricoprivano importanti incarichi nella burocrazia. A Kuanta, ma in piccolo, situazioni analoghe, c’erano nelle altre città, gli schiavi che non vivevano nelle case dei loro padroni avevano le loro abitazioni in due quartieri specificatamente destinati a loro. Erano case piccole ad un piano, ma ben curate, con piccoli giardini sul retro ed erano fornite o dall’amministrazione o dai rispettivi padroni. Gli schiavi che non vivevano con i loro padroni ricevevano una paga commisurata alla loro attività che permetteva loro di vivere. Quelli che svolgevano compiti di una certa importanza ricevevano una buona paga. Dopo le nove di sera gli schiavi dovevano essere tutti a casa, potevano muoversi liberamente nel loro quartiere, ma non ne potevano uscire. Oppure potevano muoversi a seguito di un padrone, oppure con uno speciale lasciapassare rilasciato dal loro padrone. Gli schiavi erano facilmente individuati dalle continue ronde che battevano sia le strade di città che di campagna, portavano un collare di cuoio, se uno schiavo veniva trovato senza collare era finito. I dravoriani appartenevano a tutte le classi, artigiani, commercianti, burocrati, uomini e donne che esercitavano una professione e naturalmente militari. I dravoriani naturalmente vivevano in abitazioni più grandi e più belle, in quartieri più o meno eleganti e più o meno prestigiosi, i più ricchi in ville fuori città circondate da parchi immensi. C’erano però delle consistenti eccezioni, non pochi dravoriani vivevano in ...