1. Le sue corde. Volume 1


    Data: 17/01/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: valchiria96

    ... L’assurdo, è che tutto ciò non fa che eccitarmi nuovamente. Cosa sta succedendo? Arrossisco incredula di me stessa. -”Vedo che ti piace eh? Non avevo dubbi, sei porca e perversa almeno quanto me. Il fatto che tu non abbia neanche provato ad ostacolarmi mi dice che la tua vita ha veramente toccato il fondo e che con me sta finalmente risalendo.”- Le sue parole sono toccanti, che sia davvero come lei? Non lo so ancora. I suoi modi e il suo tocco, fisico e verbale, mi hanno riaccesa, mi hanno invogliata eccitata e portata al piacere. Forse veramente inizio a covare qualcosa. Che la sua sia una metafora? Può essere certo, come può anche essere che, con questo pensiero, io stia solamente mascherando la mia perversione e godendo quindi di quest’uovo che porto dentro. Mi inginocchio, la guardo negli occhi e le dico: -”Miss, lascia che io ti faccia godere come tu hai fatto con me, lascia che io assapori il tuo corpo e lascia che la mia bocca ripaghi la mia insolenza.”- Qualcosa di insolito è scattato all’improvviso, l’istinto inizia a governarmi e il mio cuore mi traina verso nuovi orizzonti. Irene non se lo lascia ripetere ma ad ogni modo non si abbassa a stupide lusinghe. -”Da quando tu puoi fare richieste? Sei la sgualdrina più strana che mi sia mai capitata tra le mani ma va bene, ti darò un piccolo assaggio del mio corpo. Vedi però di farmi godere per bene altrimenti la tua fighetta non sarà l’unica cosa che ho riempito”- Miss lascia subito cadere a terra quei cortissimi ...
    ... pantaloncini neri, niente intimo al disotto. Solo due gran labbra carnose dall’aspetto vissuto e incorniciate da una sottile peluria castana. Non ho mai leccato una donna ma è stata spesso una mia fantasia e non sono estranea al mio sapore. Mi chiedo solo se quello di Irene sarà uguale, Mi avvicino al suo sesso, le sua gambe leggermente aperte giusto per accogliere il mio viso. Lei ancora in piedi, impassibile e forse ansiosa di saggiare la mia lingua. Non so bene come muovermi ma prendo a baciare quelle labbra soffici. Il suo odore mi invade, non è come il mio, dolce e delicato, sembra più intenso e maturo. Mi rapisce del tutto e la mia lingua affonda tra quei due morbidi veli incontrando il clitoride, così pronunciato e altrettanto sensibile. Continuo a massaggiarla con lentezza attendendo i suoi umori che ben presto, come rugiada sull’erba, intingono le mie labbra di quel sapore così ben custodito. Irene d’istinto mi afferra la testa e con forza mi spinge ancora di più verso il suo piacere. -”Scopami con quella lingua avanti!, cosa aspetti a penetrarmi?”- Affondo la lingua dentro di lei, i suoi umori mi invadono ed Irene sembra quasi impazzire, mi tiene stretta, mentre si agita quasi incontrollata. Non sembra più che sia io a scopare lei bensì è lei che scopa impunemente la mia bocca. -”Fammi godere dai, voglio venire proprio sul tuo viso e lavare via quell’innocenza che ancora ti porti dietro”- Ormai ha perso il controllo, non si rende neanche conto che ora è semplicemente lei a ...
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