Il cioccolatino
Data: 17/01/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Premuroso88
... impazzire.Passarono altri due minuti e arrivò la macchina, aprì la portiera a Veronica e salimmo, salutai gli altri amici e dopo pochi secondi scese anche Martina. Io ero sul sedile di dietro in mezzo a loro due e potevo sentire lo sguardo di entrambe su di me, due sguardi diversi, una altezzosa, l'altra amorevole e quasi sottomessa. Ci fermammo per prendere le sigarette e scesero tutti tranne me e Veronica, lei sembrava non aspettare altro, mi girai e si avvicinò a me, io la baciai, le nostre lingue turbinavano e si esploravano, assaporai la sua saliva, buonissima. Io le mordicchiai le labbra, lei una volta finito il bacio me ne diede un altro piccolo, sul labbro inferiore come se il nostro bacio fosse stata la sua opera d'arte e quella la sua firma. La serata trascorse così, Martina sembrò non far caso a noi, se non per qualche occhiataccia che lei e la sua amica mandavano a Veronica. A fine serata io dissi che saremmo scesi a casa di Martina e che l'avrei riaccompagnata a piedi, volevo strapparle un altro po' di tempo soli insieme. Ci incamminammo dopo aver aspettato che Martina entrasse nel portone. Dissi a me stesso che ero stato fortunato fino a quel punto e che una così non ci sarebbe stata la prima sera, che francamente nemmeno io volevo bruciarmi tutto subito."Mi dai il tuo numero?" chiesi, circa a metà della strada, "no" disse lei "ma se vuoi ti do un' altra sigaretta", accettai e ci sedemmo su una panchina. Pensai al perchè mi avesse detto e no, e decisi che ...
... voleva solo giocare con me e che aveva voglia di prolungare la serata."Vuoi andare a casa?" dissi, "si, sono stanca, tu non ci vai?" rispose, "si, certo, è solo che mi dispiace già di doverti lasciare". Lei mi baciò a quel punto e mi portò di nuovo la mano sul seno, notai che doveva essere un punto particolarmente sensibile per lei. Sempre con la lingua nella sua bocca scesi e le accarezzai le gambe, poi più su fino alle mutandine, sentii che erano umide. Continuai finchè lei non disse basta, io le sussurrai "fammi salire da te, voglio farti venire", lei non rispose ma si mise a camminare speditamente verso casa sua tenendomi per mano. Arrivati al portone ebbe un tentennamento "saliamo" dissi, "il problema è che" disse "io sono in una stanza doppia e non posso farti entrare da me", risposi "faremo pianissimo e andrò via prima che la tua coinquilina si svegli".Si girò ed aprì il portone, "prima barriera superata" pensai. Salimmo al secondo piano e di nuovo alla porta ebbe un ripensamento, io decisi di andarci pesante, dolcemente le misi la mano destra sul collo e con la sinistra risalii la sua coscia, trovando le mutandine stavolta molto bagnate, bastarono pochi tocchi, "ho bisogno di te stanotte, tu hai bisogno di me?" sussurrai, aprì la porta.Percorremmo il corridoio in assoluto silenzio, entrammo in bagno e ci spogliammo lì, lei si sedette per togliersi le calze ed il profumo della sua femminilità si diffuse in quell'ambiente così ristretto e io fui attirato a lei. Mi ...