1. MAI FIDARSI DELLE APPERENZE


    Data: 18/01/2018, Categorie: Altro, Autore: wenona_borslav

    ... ruotandola un poco la posso vedere di fianco a me. Sorridente. Soddisfatta. Il coglione invece non lo vedo. Ne posso solo avvertire la presenza però. Forse all�altra estremità del tavolo di acciaio su cui sono distesa e legata.�Bravo Federico. Hai visto, abbiamo fatto appena in tempo. La nostra amica si sta svegliando�:"Che cazzo di storia &egrave questa brutta stronza!�. Apostrofo la vecchia in malo modo. La mia voce &egrave dura come granito. Sono furiosa. Alzo la testa dal tavolo inarcando la schiena."Hei vecchia gallina sto parlando con te! Che cazzo state facendo. Sei impazzita? Mi avete drogata e sequestrata. E ora legata qui. Siete in un mare di merda lo sapete? �.Io sono completamente in bambola. Anche in quella situazione la poliziotta sfodera tutto il suo carattere aggressivo e prepotente. Minaccia e insulta. Se potesse ci ammazzerebbe entrambi. Sono quasi soggiogato dalla sua combattività, ma &egrave ancora una volta Agnese a riprendere il controllo della situazione e a farmi scuotere dal mio torpore. Ignora completamente le minacce urlate dalla poliziotta e si rivolge a me direttamente invece.�Ecco Federico, adesso &egrave nostra. E� nelle nostre mani. Tutto come avevo previsto. questa troia arrogante, troppo sicura di se stessa, di essere intoccabile, al di sopra della legge e senza onore ha fatto la cosa sbagliata alle persone sbagliate. Credendoci deboli e indifesi. Non le &egrave bastato quello che ti ha fatto patire in commissariato. No. Ha voluto venire ...
    ... fin qui per divertirsi di nuovo, con te, con me. E si &egrave infilata da sola nella nostra trappola. Puttana presuntuosa. Ma adesso saremo noi a divertirci con lei. Vero caro?�.La vedova mi sorride. Ma il suo &egrave un sorriso perfido da far gelare il sangue nelle vene. Anche il mio. �Avanti mio piccolo Federico, adesso &egrave tutta tua. E� quello che volevi in fondo no? La desideravi. Bene. Eccotela servita. Non aver paura, non devi più avere paura di lei adesso. Da dove vuoi iniziare?�Finalmente mi scuoto. La sua voce mi distrae dai miei pensieri. Pensieri che quegli anfibi mi suggeriscono, la guardo come a capire il significato pieno di quelle parole e lei ricambia il mio sguardo con aria materna sembrano quelle scene del mondo animale dove la mamma procura cibo al suo cucciolo ancora inesperto e lascia che lui faccia esperienza diretta con ciò che lei le ha fornitotorno a guardare la forma di quelle calzature che non hanno nulla di femminile ma indossati da questa donna assumono un significato molto potente su di me. Improvvisamente con la mente mi ritrovo catapultato in quella stanzetta del commissariato, nudo, in ginocchio, costretto a leccare quei maledetti anfibi. Ora però la situazione &egrave ribaltata. Ora &egrave lei nel nostro territorio. Legata, in divisa, sul nostro tavolo. &egrave tempo di pareggiare i conti. Adesso non ho più paura ripeto a me stesso. Agnese me lo ha promesso e ha mantenuto la parola. Adesso so da dove iniziare.Inizierò proprio da quei ...
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