Tendenze a sessualità diverse
Data: 18/01/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Tara
... domandò subito dopo, con un tono di voce così suadente da farmi venire la pelle d’oca. “ Pizza, spaghetti e poi, anche … “, accennai, lasciando la frase sospesa. “ Ed anche …? ”, mi sollecitò. “ Indovina …! ”, affermai, abbassando la testa, fingendo di vergognarmi. “ Un bel maschio Italiano ? ”, domandò lui sfacciatamente. Abbassai solo il capo, senza aprire bocca. “ Allora ascolta. Quando hai finito di mangiare la pizza, vai in bagno, poi quando esci entra dove c’è la scritta “ privato ” e aspettami li. Appena chiudiamo ti raggiungo …! ”, mi suggerì piano prima di andare a servire altri clienti. Feci esattamente come lui mi aveva consigliata. La stanzetta buia nel retro del locale dove per orizzontarmi dovetti illuminarla con l’accendino, si presentava con uno scarsissimo arredamento: un tavolino con due sedie, un lettino ad una piazza e una specie di armadio sgangherato, con a fianco un servo muto dove appendere gli abiti. Per non rischiare di andare a sbattere contro qualcosa che la fiammella dell’accendino non aveva evidenziato, mi sdraiai sul lettino e attesi fantasticando sulla nuova avventura che mi era capitata senza cercarla proponendo a me stessa di lasciare al ragazzo un ricordino non facile da scordare. Prima mi sarei fatta sbattere per bene e poi, se lo avesse voluto, mi sarei fatta impalare, atto che, chissà perché, agli uomini piace molto di più che fottere le donne per vie naturali. Inoltre, li fa poi proprio impazzire se a richiederlo siamo noi. Immersa in ...
... quei pensieri , mi ero appisolata senza nemmeno accorgermene. Mi svegliò la luce di un misero lampadario acceso probabilmente da uno dei tre uomini che erano entrati in camera: lo stesso Nestore e i suoi fratelli. Invece di disturbarmi la cosa mi eccitò moltissimo anche se finsi di essere spaventata per l’evidente stupro che avrei dovuto subire. Come fossi un’educanda, mi addossasi alla spalliera del letto tentando di ricoprire le gambe con il lenzuolo; gesto che li fece sorridere tutti e tre e che sembrò dare il via al loro assalto. In meno di qualche secondo mi denudarono con una certa violenza ed un attimo dopo avevo i loro membri dentro di me, senza la possibilità di scegliere chi di loro mi sarebbe piaciuto sentire davanti, dietro o in bocca. Fingevo di lamentarmi per il dolore mentre invece era di piacere, specialmente quando il fratello più adulto mi aveva goduto in bocca, una linfa così gustosa da farmi godere il mio primo orgasmo di riflesso. “ Ti piace vero baldracca …? ”, mi aveva chiesto l’altro fratello, il più ben dotato di loro, quando senza nessun preambolo mi aveva sodomizzata con ferocia tale da farmi poi versare un paio di lacrime per il dolore. Soltanto un paio poiché le seguenti erano state versate soltanto per colpa del gran piacere gustato senza ritegno. Il bel Nestore invece sembrava prediligere la mia passera. Lui mi stava montando lentamente, inserendosi in me con calma, dilatandomi le pareti della vagina centimetro dopo centimetro, giungendo fino al ...