1. Tendenze a sessualità diverse


    Data: 18/01/2018, Categorie: Etero Autore: Tara

    ... vicine a noi. “ Non tanto ”, rispose lui, comunque mantenendo sempre la stessa durezza della mazza che stavo manipolando con lena. “ Allora ti dispiacerà ancora di più quando qualcuno glielo metterà fra le labbra: e sì, perché questo accadrà, mio caro porcellino, fedifrago per abitudine”, seguitai io pur senza smettere di torcerglielo, scappellarlo fino al massimo permesso dalla sua pelle elastica. Le mie parole, forse perché ascoltate dai ragazzi, furono profetiche. Dopo poco, uno di loro, era salito con le ginocchia sul sofà e dopo averle abbassato la testa verso il suo membro, l’aveva infornata senza che lei opponesse una benché minima resistenza, anzi, con la testa ciondolante, contribuiva a farlo entrare il più possibile in gola. Il timido lamento di lei, agì su di lui come la massima delle eccitazioni; infatti, venne sulle mie mani in modo intenso, così copioso da aver bisogno di recarmi al bagno per lavarmele. Avevo appena iniziato a detergermi le mani quando avvertii qualcuno che mi palpava il sedere. Mi voltai, e non fui molto sorpresa nel vedere la bionda che prima tastava il clitoride di Clara adattare entrambi i palmi delle sue mani ai miei glutei, mentre coi suoi pollici spingeva la stoffa dei pantaloncini nel solco del mio dietro come se volesse introdurla nel buchino del mio ano. Di per se la cosa non era stata un granché esaltante non fosse stato per il fatto che subito dopo mi aveva appoggiato i denti sul collo e mi aveva morso come fa un lupo, capo ...
    ... branco, per sottomettere la sua femmina mentre la monta. La sensazione che mi assalì fu molto simile a quella che avevo provato un tempo quando, durante un festino con persone perverse, ero stata legata a pecorina, ad uno sgabello, e costretta a subire lo stupro da parte di un Molosso Napoletano, il quale, forse vedendomi dimenare nel tentativo di non farmi profanare da lui, dopo essermi saltato addosso con le due zampe anteriori, mi aveva azzannato il retro del collo e non mi aveva più lasciata fino a quando non mi aveva riversato un litro di sperma dentro la passera, martoriata dal suo spropositato organo ingigantitosi enormemente quando con l’aiuto di qualcuno aveva trovato la retta via. La stranezza di quell’esperienza è che, ricordare l’accaduto, benché fosse stato molto doloroso, mi eccitava tremendamente; anzi, diverse volte, avevo persino pensato di ripetere quella esperienza, ma poi l’avevo tralasciata perché temevo che tornare volontariamente fra quel gruppo di orchi sessuali, avrebbe potuto mettermi nelle condizioni di subire chissà quali altre dolorose sevizie. “ Ho voglia di lapparti tutta, bambina …! Al termine della serata, se lo desideri, ci appartiamo a casa mia e seguitiamo a divertirci io e te, da sole. Ho dei progetti che ti faranno morire di piacere, godere come mai hai creduto che fosse possibile ”, mi confidò, mordicchiandomi il lobo dell’orecchio destro, senza mai fermare le mani che al momento mi esploravano il pube, dopo essere risalite dalle estremità ...
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