Tendenze a sessualità diverse
Data: 18/01/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Tara
... modi resi possibili ad una donna, naturalmente, e non solo, anche con dei rimedi fallici che aveva estratto da un cassetto del comò, come, per esempio, un grosso fallo ambivalente che, dalla sua parte aveva imboccato per poi infilarmelo dentro in tutta la sua mirabile lunghezza, mentre le sue mani mi accarezzavano, mi esploravano tutto il corpo, talvolta profanandomi l’ano con due dita oppure la bocca con le cinque dita chiuse ad imbuto, il tutto, sculacciandomi con un cucchiaio di legno da cucina, e altre volte strizzandomi i capezzoli con delle grosse pinzette strappa peli. Il momento più piacevole però lo gustai quando mi accorsi che oltre la porta della camera, leggermente socchiusa, due occhi, ci scrutavano avidi. Quando mi sentivo spiata, avvertivo un’eccitazione particolare invadermi anche il cervello. Una mia anomalia che sicuramente aveva avuto origine quand’ero poco più di una bambina, sui tredici o quattordici anni, spesso mio zio, fratello di mia mamma, che viveva con noi, le volte che restavamo soli in casa, faceva finta di non essersi accorto che ero in bagno ed entrava …, poi con la scusa che gli scappava, non potendo usare il water, lo tirava fuori, orinava nel lavandino e, con la scusa di scuotere le ultime gocce di pipì, se lo sbatteva a lungo fino a godere dentro il lavabo, senza per altro pulire. “ Ci pensi tu tesoro …? ”, mi chiedeva poi andandosene, temendo che rientrasse qualcuno della famiglia. Ed io, per il timore che mia madre se ne accorgesse e ...
... pensasse a male, ripulivo il tutto, non prima di averci pasticciato dentro con le dita, o magari, averne assaggiato un pochino; talvolta ancora tiepido. Il momento più estasiante però era quando veniva a osservarmi dal buco della serratura. Io, quando capivo che era appostato, mi svestivo con lentezza, poi mi rigiravo in tutte le posizioni più oscene in direzione della porta, accarezzandomi lascivamente, anche se in quel periodo non riuscivo ancora ad avere degli orgasmi veri e propri. Istintivamente, quando capii i essere spiata, la mia esuberanza sessuale, aumentò in modo strabiliante, notata anche da Gianna che di lì a poco, mi chiese: “ Se ti disturba, lo caccio! Da quando è mancata la mamma, è diventato una specie di maniaco. Pensa che quando sono sola in casa con lui, quando dormo sono costretta a chiudermi a chiave. Più di una volta, mi sono svegliata mentre lui mi palpeggiava o tentava di stuprarmi. Sono tranquilla soltanto se c’è la badante, a cui passo qualche euro, oltre allo stipendio, al solo scopo di soddisfare le sue frequenti voglie ”, mi confidò mentre mi leccava l’interno dell’orecchio. “ Anzi, quando andrai a farti il bagno, non dimenticare di chiudere la porta; lui è costantemente in agguato, e ne approfitterebbe subito per venire ad importunarti ”, mi avvertì caldamente. Raccomandazione che finsi di scordare, vista la struggente curiosità di constatare se l’infiammato vecchietto, durante lo stretto abbraccio, mi avesse puntato sul ventre una cosa innaturale o ...