La Coinquilina cap. 22
Data: 18/01/2018,
Categorie:
Voyeur
Autore: Saretta, Fonte: EroticiRacconti
... rapporti intimi con quella splendida ragazza. Gustavo allora si rivolse a lui ed in maniera un po’ sbrigativa gli disse: “ok, quanto costa?” “ Venticinque euro, rispose il venditore, senza staccare gli occhi da Sara, che continuava a guardarsi ed a voltarsi per controllare come le stesse addosso. “Ok, vado a prenderteli” disse Gustavo al ragazzo. Poi, mentre si stava incamminando verso la borsa si voltò e disse “ Sara, dai cambiati, che andiamo a prendere l’aperitivo e... stavolta paghi tu” Quando tornò dal venditore, Sara non si era minimamente cambiata ed era di nuovo inginocchiata a guardare la merce. Tra le varie cose che stava selezionando, sfilò un lembo di tessuto nero, che pareva essere chiffon, e lo esaminò meglio. “Cos’è questo, un pareo?” chiese al giovane africano. “Si signora, questo essere pareo, tu prova” disse lui, sperando di prolungare ancora lo spettacolo goduto fino a quel momento ed al contempo guadagnare qualche soldo in più. “Eh ma questo non mi copre tutta” rispose lei dopo essersi alzata in piedi ed averlo aperto sul suo corpo. Gustavo osservava la scena senza dire nulla. Quel pareo era un rettangolo di stoffa trasparente lungo un metro e mezzo , che al massimo Sara avrebbe potuto usare come gonna annodata su un fianco. “Ah forse va usata come gonna, così” disse lei annodandolo in vita, sopra il vestito che stava indossando. “Che dici Gustavo, prendo anche questo?” aggiunse rivolgendosi al coinquilino. “uhm si, però ci fai un po’ di sconto, ok?” ...
... Rispose lui riferendosi al giovane Africano. Gustavo in realtà si sentiva a disagio in quella situazione inconsueta ed al contempo cercava di mascherare malamente la sua erezione tenendo le mani che reggevano il portafoglio conserte, proprio davanti al suo sesso. Voleva chiudere la questione con il venditore e rilassarsi un pochino al bar sorseggiando una birra. Anche se sapeva benissimo che con Sara, rilassarsi era quasi un’utopia. Il giovane Africano gli chiese trenta euro per entrambi i capi e lui glieli diede senza contrattare ulteriormente. Dopo essersi salutati, lui e Sara tornarono dagli asciugamani per raccogliere le cose rimanenti e dirigersi, finalmente, verso il bar. Mentre preparava il suo zaino, Sara si rivolse a lui dicendogli: “che dici Gus, ti piace davvero la roba che ho preso? A me questo vestito piace tanto..” e mentre lo diceva, sciolse il pareo da intorno alla vita e lo ripose nella sua borsa. Gustavo alzò gli occhi verso di lei e le rispose “certo, mi piace molto..” Lei allora con sguardo interrogativo disse “ e allora perchè prima mi hai chiesto di cambiarmi?” Lui si stupì di quella domanda, perchè gli pareva ovvio che lei fosse vestita in maniera troppo indecente per andare al Bar. Ma prima di risponderle si soffermò a riguardarla, la trovò come sempre bellissima e sensuale e pensò che alla fine, il loro era un bel gioco e che lui ne facesse parte come complice. Questo pensiero gli attraversò il cuore come una carezza e la mente come una scossa. Decise che ...