1. Gli ammutinati del bounty


    Data: 19/01/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: nh-paul

    ... verso di me. Aveva in mano una busta con dentro dei fogli. L’aprì un po’ per farmi sbirciare, c’erano dei fogli scritti a macchina e anche dei disegni. Mi dette tutto, facendomi promettere che non ne avrei fatto parola assolutamente con nessuno, era un segreto fra noi due. Non chiedevo di meglio, gli dissi ed era vero.
    
    Andammo a sederci su un masso che era nascosto rispetto agli altri e con molta attenzione tirai fuori un paio di fogli. Nel primo c’era un disegno e mostrava un ragazzo quasi nudo con le braccia alzate e le mani legate ad un palo, accanto a lui un soldato romano con la frusta. Il mio uccello diventò immediatamente duro. Mi piegai un po’ per nasconderlo e incoscientemente guardai l’altro foglio.
    
    Il secondo disegno raffigurava lo stesso ragazzo legato a gambe e braccia aperte a quella che sembrava una grande ruota. C’erano corde che gli tendevano gli arti ed un soldato che girava una specie di verricello.
    
    Fu allora che decisi di non nascondere più la mia erezione, cosa ormai comunque molto difficile da fare. Stesi le gambe e lasciai che mi guardasse.
    
    MASTER:
    
    Non riuscivo a togliergli occhi di dosso, mi faceva venire strane idee solo a guardarlo, ma parlargli fu ancora più bello e scoprire che forse ci completavamo, mi fece eccitare come non mi era mai capitato nella mia vita. Avevo cominciato a costruire fantasie a sfondo sessuale prima di sapere per quale motivo facevo quei pensieri. L’unica certezza era che immaginandomi certe cose provavo un ...
    ... senso di benessere assolutamente inspiegabile, quando maturai, il sesso fu per me l’unico ambito in cui potessi dare sfogo a quella mia ossessione. Le mie fantasie perciò erano da sempre piene di prigioni e prigionieri di fruste e quanto altro riuscissi ad immaginare con le mie letture e i film che andavo a vedere.
    
    Il libro che stavo scrivendo era un mezzo per costruire storie sempre più complicate su un tema molto semplice: avere un ragazzo come me in mio potere, legarlo e punirlo. Ogni notte la mia ispirazione, dovrei dire la mia eccitazione, mi portava a quei pensieri e mi addormentavo solo dopo essermi soddisfatto con una nuova fantasia. La mia idea preferita vedeva un ragazzo alto e snello, abbronzato, che in genere finiva nudo e legato per i polsi a qualcosa come una colonna, una cancellata, talvolta una ruota di tortura. Dapprima cercava di sottrarsi alle frustate, ma poi ci prendeva gusto e la sua eccitazione era tanto forte che implorava me, il suo giustiziere, di colpirlo più forte, perché era stato cattivo e voleva essere punito e sempre punito, ma io sapevo che lo chiedeva solo per godere di più.
    
    Negli anni avevo fatto molte prove su di me e sapevo dove, come e con cosa colpire.
    
    Un giorno il ragazzo più bello della spiaggia mi si avvicina e ci mettiamo a parlare.
    
    Non so cosa guardare prima, se i suoi capelli biondi, il viso regolare, il torace ben disegnato, oppure i fianchi stretti in quegli slip troppo piccoli, oppure ciò che gli slip nascondono così ...
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