1. Dal profondo sud, svela il lato nascosto


    Data: 16/08/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: SexCulture, Fonte: Annunci69

    ... momento di pura trasgressione. Ora sente due mani che le bloccano la testa e subito dopo un cazzo che le apre a forza la bocca. Anche questa volta Gioia rimane a occhi chiusi e inizia a succhiare quel grosso cazzo che le è entrato in bocca senza chiedere il permesso, in modo così violento. Ormai Gioia è in balia di molte mani, sente che le entrano in figa e in culo e non sa di chi siano, mani che le strizzano le tette e giocano con i suoi piccoli capezzoli duri come il marmo. Lingue che le leccano il collo, bocche che le succhiano i lobi delle orecchie. Sente la saliva di sconosciuti che le cola addosso. Poi c'è quel cazzo che la sta scopando in bocca, è un cazzo molto largo che le fà tirare la sua bocca e deve impegnarsi a non ferirlo con i denti. Poi anche se ha gli occhi chiusi capisce che il tipo che le sta scopando la bocca deve essere molto grasso, ogni volta che le spinge il cazzo in gola sente la sua pancia contro la fronte. L'eccitazione di Gioia però sta diminuendo, le mani che ha addosso iniziano a diventare troppe, le fanno male, le strizzano troppo le tette, gli tirano troppo i capezzoli. Anche nella sua figa cercano di far entrare troppe dita, le fa male. Il cazzo che ha in bocca inizia a pulsare, si vorrebbe staccare ma non fa in tempo a provarci che sente un fiume di sborra che le riempie la bocca. La sua boccuccia non riesce a contenere tutti i fiotti di sperma che escono da quel cazzo e ...
    ... le iniziano a scivolare dei rigoletti bianchi ai lati della bocca. Gioia come svegliata improvvisamente da un sogno, apre gli occhi, si rende conto che in bocca ha lo sperma più acido che le fosse mai capitato di assaporare e con un gesto istintivo allontana l'omone che si trova davanti a lei e sputa quel liquido per terra. Poi si guarda intorno, vede una decina di uomini davanti a lei, in piedi che si stavano masturbando in attesa di potersi divertire con la sua bocca. Poi una folla dietro di lei di cui vedeva solo le avide mani toccare il suo corpo. Si alza in piedi, anche se qualche mano prova a trattenerla. Di scatto si tira su mutandine e tuta, e corre verso l'uscita con le tette al vento. Spalanca la porta di uscita e per un attimo quella luce la rende ceca, almeno fino a quando i suoi occhi non si riabituano alla luce, approfitta di quei secondi per sistemarsi il reggiseno e la maglietta, con un braccio si pulisce la sborra che ancora aveva sui fianchi delle labbra. Poi a passo svelto si dirige verso le scale, si rimette al volo il cappello che aveva lasciato prima di entrare e esce da quel luogo di perdizione per dirigersi verso il suo monolocale.
    
    Una volta arrivata, si spoglia completamente, manda un messaggio a Davide con scritto “sono in viaggio per Modena, ti chiamo domani mattina e ci mettiamo d'accordo” poi spegne il telefono e si infila sotto la doccia a ripensare a quella strana serata.. 
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